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''La sinistra può essere tante cose, ma nel ventesimo secolo ha rappresentato fondamentalmente il tema del lavoro, della dignità di libertà nel lavoro. Ciò che è insopportabile di questo partito della Rifondazione comunista è aver ridotto il lavoro ad un orpello propagandistico, ad un pezzo di rappresentazione demagogica''. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, chiudendo stasera a Bari una riunione degli aderenti all'area di 'Rifondazione per la sinistra', che stanno decidendo di lasciare il Prc. L'appuntamento di stasera è in vista del seminario nazionale della stessa area politica che si terrà a Chianciano il 24 e 25 gennaio prossimo, con l'obiettivo di costruire un nuovo soggetto politico. ''Dobbiamo fare - ha detto Vendola - una selezione nella cesta dei sentimenti, portandoci quelli buoni e buttando a mare quelli cattivi, senza mai mettere tra parentesi i buchi neri della nostra storia''. Per Vendola ''la forza della destra è di aver spolpato i territori, oggi luogo di contesa e di mercato mentre prima c'erano i partiti e i sindacati. Da 15-20 anni - ha proseguito - il racconto del lavoro è solo nella cronaca nera. Ciò che è insopportabile è che ci sia stata una scissione tra Rifondazione comunista e la conoscenza del lavoro''. Vendola ha aggiunto che ''oggi stiamo ad un punto di spappolamento di tutte le unità possibile, con un blocco del nord egemonico insieme anche a settori del Pd. Non si puo' non vedere che c'e' un'ipotesi di uscita dalla crisi che è terribile, di moltiplicazione delle divisioni che vede come fine ultimo la caduta della Cgil e del contratto nazionale di lavoro, la delegittimazione dell'esistenza stessa del sindacato". Condividi