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di Maurizio Ceragioli CASTIGLIONE DEL LAGO - Nel corso del mese che ci separa dalle dimissioni di Giovanna Gattobigio - ex assessore alle politiche sociali e alla sanità - tutte le forze politiche che sostengono il patto di maggioranza, a partire dal Prc, hanno espresso il loro disappunto e la forte preoccupazione per il rischio che corre il proseguimento sereno ed attivo della legislatura, anche se giunta nelle fasi finali. Indistintamente, Prc, Sdi e Verdi, hanno puntato il dito sulla litigiosità tutta interna al Partito democratico locale che, di là dalle buone intenzioni verbali, avrebbe, di fatto, rallentato l'attività amministrativa, in particolar modo per quanto riguarda il nuovo Piano Regolatore Generale ed i lavori, sempre annunciati ma mai iniziati, nelle frazioni. La scorsa settimana si è tenuta la tanta attesa verifica di coalizione che, dopo qualche rimbrotto del coordinatore comunale del Pd, Torrini, in merito alle frasi sconvenienti degli alleati, si è conclusa con un nulla di fatto. I chiarimenti politici e programmatici sono rimandati a data da destinarsi. Per quanto riguarda il destino del cumulo di cariche rimaste sulle spalle del sindaco Valter Carloia, dovremo aspettare il prossimo consiglio comunale previsto per il giorno 20. Tutto "congelato" per ora e non a causa del clima rigido di queste settimane. Con il sindaco Carloia lasciato a bagnomaria e il segretario del suo partito, Torrini, a sperare che si bruci e non sia più presentabile. Sullo sfondo lo spauracchio di primarie tutti-contro-tutti, o peggio ancora di elezioni con due o addirittura tre liste a sinistra: una del Pd ufficiale, una della fronda del Pd e una dei socialisti… un bel pacco natalizio (in ritardo ma certamente gradito) per il centrodestra che in tale situazione rischierebbe davvero di vincere. Sempre che non si divida a sua volta in due o tre tronconi… cosa che in questi ultimi tempi è avvenuta spesso, anche in Consiglio. Se poi si mette in conto il malumore di Rifondazione e anche un'eventuale lista Cassuoli, sganciata dagli altri poli, il quadro appare davvero confuso e incerto. Sempre scrivendo di "pacchi natalizi", quello che ha conquistato le prime pagine dei quotidiani, Ë stato confezionato da Francesco Baiocchi, capogruppo di An, che nel suo dettagliato esposto alla Corte dei Conti di Perugia, denuncia la Comunità Montana del Trasimeno, per presunte stabilizzazioni indebite di 35 collaboratori precari, atti che risalgono al 2004. Tra gli "stabilizzati" (beati loro, direbbe qualcuno) sembrano esserci anche un assessore comunale e due segretari di partito, rispettivamente del Pd e del Prc locali. L'esposto farà il suo corso, mentre la segreteria provinciale di Rifondazione, visto l'inconsistenza dell'accusa per ciò che la riguarda, demanda ai suoi legali la valutazione del caso. Altro "pacco" ben confezionato è stato lo stravolgimento in salsa goliardica della classifica "Vota il tuo Sindaco", promossa dal quotidiano il Corriere dell'Umbria. Un signor nessuno, anzi il signor Riccardo Bisogno, nel giro di una settimana, stacca di una lunghezza i favoriti Anna Cassuoli e Perseo Santiccioli, dando il via ad una gara all'ultimo tagliando. Fatto salvo il principio "una testa, un voto", un domani speriamo valido anche per i lavoratori residenti, anche se privi di cittadinanza, siamo tutti convinti che fra qualche decennio, potremo eleggere i nostri rappresentanti nelle istituzioni, comodamente seduti davanti al monitor del computer di casa. Con la massima fiducia, convinti che, conquistata la normalità sociale, non serva ricordare ai gestori del Sistema Informatico per le Elezioni, i rischi di un risveglio della "questione morale italiana". Condividi