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PERUGIA – Sono esecutivi i progetti redatti dall’Area Ambiente e territorio della Provincia di Perugia per il ripristino dell’officiosità idraulica e per la riqualificazione fluviale dei principali corsi d’acqua perugini. In più punti lungo le aste dei più significativi fiumi provinciali (Tevere, Chiascio, Nestore) ed di alcuni loro affluenti infatti si è reso necessario redigere dei progetti di ripristino della funzionalità idraulica delle opere esistenti, di consolidamento delle sponde e di sistemazione della viabilità di servizio che insiste nelle immediate vicinanze. Entrando nel dettaglio dei progetti approvati dagli uffici competenti dell’Ente, relativamente al fiume Tevere, nel territorio comunale di Perugia sono previste opere nel tratto tra la località La Bruna e la confluenza con il torrente Resina dove sarà ripristinata la funzionalità idraulica con interventi diretti sulla sezione idraulica di deflusso e sulle opere presenti mediante anche il diradamento della vegetazione. Altro tratto oggetto di attenzioni da parte della Provincia di Perugia è poi quello compreso tra Ponte San Giovanni e San Martino in Campo. Anche nel territorio di Città di Castello sono in programma lavori di manutenzione sulle scarpate interne del fiume e sul torrente Cavaglione, dove si provvederà alla sistemazione dei dissesti spondali nel tratto di rigurgito. Per la zona al confine tra i comuni di Umbertide e Montone, la Provincia ha approvato un progetto esecutivo per la realizzazione di opere di sistemazione idraulica e ricostruzione dei tratti arginati in località Faldo e in località Niccone. Tra gli interventi previsti la realizzazione di una difesa radente, diradamenti della vegetazione ripariale, la rinaturazione ambientale, il ripristino di una pista di servizio sulla sommità arginale per consentire un monitoraggio del fiume e per garantire l’accessibilità alle sponde in caso di interventi di manutenzione. Nei territori comunali di Perugia, Città di Castello, Umbertide e Todi sono inoltre stati progetti interventi di sistemazione idraulica nei tratti terminali degli affluenti del Tevere (Soara, S. Maiano, Rio Grande, Chiugena). Altra serie di progetti giunti alla fase esecutiva sono poi quelli relativi agli interventi da realizzare sul Chiascio. A partire dalle opere previste nel comune di Assisi, nel tratto compreso a monte e a valle dell’abitato di Torchiagina (in particolar modo a monte delle vasche di espansione esistenti), dove il corso d’acqua è interessato da interventi di ripristino dell’officiosità idraulica delle aree golenali. Nel tratto invece compreso tra il ponte di Bastiola e quello di S. Lucia, nel comune di Bastia, caratterizzato dalla presenza di importanti opere idrauliche e di significativi connotati ambientali (ponti in muratura, ponte pedonali, ponte ferroviario, ecc…), sarà interessato da interventi di ripristino dell’officiosità idraulica e di consolidamento delle sponde. Sempre a Bastia il Chiascio un altro progetto prevede il consolidamento spondale e opere di ingegneria naturalistica nel tratto a valle e a monte del ponte di Costano. Altri tratti oggetto di attenzioni da parte della Provincia sono quelli nel comune di Bettona, in corrispondenza dell’abitato di Passaggio di Bettona e confluenza con il Topino, e nel comune di Torgiano, a monte e a valle dell’abitato di Ponte Rosciano. Altra zona di intervento per il Chiascio è poi il territorio comunale di Valfabbrica dove è previsto di agire presso la chiusa di “Molino Ruspetta” in prossimità della Strada statale e per la sistemazione della chiusa della “Barcaccia” per il recupero di un movimento franoso a monte dell’abitato di Valfabbrica. Anche il Nestore infine è al centro di un progetto di ripristino delle arginature e delle opere idrauliche nel tratto che da Palazzo Mancini va alla confluenza con Fosso Rigalto nel comune di Perugia-Piegaro. Per tutte queste opere saranno investiti nel complesso circa 3 milioni di euro. “Giunge finalmente a compimento – sono le parole dell’assessore provinciale all’ambiente Sauro Cristofani - una serie di opere importanti per i nostri fiumi (operazione resa possibile grazie alla collaborazione con la Regione Umbria per il reperimento delle necessarie risorse economiche). Una volta terminati tutti i lavori, ci troveremo di fronte a fiumi più sicuri, perché saranno stati rimossi gli elementi di ostacolo e di ingombro accumulati nel corso del tempo, e più godibili perché parallelamente avremo proceduto al recupero dei percorsi ciclo-pedonali. Del resto la valorizzazione della cosiddetta viabilità dolce è uno degli obiettivi che si era posta questa Amministrazione”. Condividi