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PERUGIA - Un ritrovamento archeologico che la soprintendente ai beni archeologici dell'Umbria, Mariarosaria Salvatore, ha definito ''eccezionale'', e' stato fatto a Spoleto, nel corso di uno scavo ancora in corso. Si tratta di dieci tombe ad inumazione del tipo a fossa terragna, riferibili ai secoli VII-inizi VI a.C.. Lo ha reso noto oggi la stessa soprintendente, nel corso della conferenza stampa di fine anno, a Perugia. Indagini archeologiche preventive - ha spiegato - sono in corso dallo scorso ottobre nell'ambito del progetto di realizzazione da parte dell'Ater di Perugia di 18 alloggi a Spoleto, in piazza d'Armi. L'area interessata dallo scavo si trova a ridosso di quello che doveva essere l'antico tracciato della via Flaminia, dove e' da localizzare un settore della necropoli pertinente all'insediamento umbro. La porzione di terreno per ora esplorato e' pari ad una superficie di circa 1.600 metri quadrati (sui 2000 previsti). Le sepolture sono contraddistinte da una diversa tipologia della copertura e della forma della fossa. Condividi