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Il 9 dicembre scorso il quotidiano economico ItaliaOggi rendeva noti i risultati di una sua ricerca fatta allo scopo di misurare il grado di vivibilità delle città italiane, assicurandoci che Siena era quella dove si viveva meglio in assoluto. Oggi, a distanza di 20 giorni esatti, risponde puntuale il Sole 24 ore, anticipando quelli scaturiti da una sua ricerca sullo stesso argomento: ebbene, per l'autorevole quotidiano economico di Confindustria la città che vanta il migliore livello di vita in questo caso è Aosta. E Siena che fine ha fatto?! Per saperlo dovremo attendere domani, quando i risultati di quest'ultima ricerca verranno resi noti interamente, però lo scorso la città Toscana era stata collocata in settima posizione. Quanto alle umbre staremo a vedere. ItaliaOggi aveva trattato bene Perugia, facendola risalire dalla 46° alla 20° posto, un balzo in avanti di ben 26 posizioni in un solo anno, comunque difficile da spiegare; mentre a Terni era andata meno bene essendo scalata in classifica di qualche posizione. Vedremo domani se in questa circostanza avranno imboccato ancora cammini divergenti o se al contrario marceranno accumunate nella buona o cattiva sorte. Comunque lo scorso anno Il Sole 24 ore le metteva rispettivamente al 45° e al 49° posto, quindi entrambe verso la mediocrità della metà classifica, una collocazione non certo da vantare che si spera non peggiori ulteriormente. Resta, comunque, tutto il nostro scetticismo riguardo all'attendibilità di questi studi che servono più, secondo noi, far vendere qualche copia in più del giornale che le ha commissionate a assicurargli al tempo stesso un bel po' di pubblicità grazie al fatto che la notizia viene rilanciata da tutti gli organi di informazione, piuttosto che a rassicurarci sulla qualità della vità nelle nostre città. Ciò perché è sufficiente adottare parametri diversi per ottenere altrettanto diversi risultati, tanto più, poi, se l'interpretazione che viene data a questi parametri è profondamente discutibile. Per quanto ci riguarda solo chi abita in una determinata realtà urbana può stabilire con certezza se ci vive bene o male e la riprova di ciò sta nel fatto che poi i cittadini, quando sono chiamati a giudicare con il voto chi li ha amministrati, lo fanno sulla base delle loro sensazioni personali e non certo perché un giornale ha detto loro come vanno le cose nella città in cui vivono. Condividi