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GUBBIO - E’ stato illustrato questa mattina il resoconto della raccolta firme pro ambulanza promosso dal Comitato Territoriale n. 1. Il presidente dell’organismo partecipativo Marco Bellucci, a nome dell’intero Comitato, ha illustrato le tappe e i risultati dell’iniziativa: «La raccolta firme è durata solo otto settimane - ha spiegato -, dal 4 ottobre al 3 dicembre e si è svolta in maniera capillare, attraverso la predisposizione di volantini, manifesti e moduli per la raccolta, permettendo ai cittadini di firmare nei loro luoghi di frequentazione quotidiana, anche con la predisposizione di punti di raccolta pubblici». E' stata anche cercata la collaborazione degli altri Comitati e di tutte le associazioni possibili, non solo perché l’obiettivo potesse essere più agevolmente raggiunto, ma anche perché questa doveva essere una conquista davvero dei cittadini, attraverso i cittadini e per i cittadini. Sono stati inoltre coinvoltì nella raccolta anche i cittadini dei Comuni della Fascia, ugualmente interessati dalla problematica, e tutti quelli che – per quanto soltanto domiciliati e non residenti nel comprensorio – non sono estranei alla vicenda. La massa di materiale movimentata è stata notevole, e le firme raccolte assommano complessivamente a 10.991: una cifra più che considerevole, anche per il fatto che solo i maggiorenni erano stati ammessi a firmare. Una così vasta mobilitazione e una così ampia attenzione da parte della cittadinanza rappresentano di per sé una grande vittoria non solo per i promotori, ma anche e soprattutto per i cittadini, che hanno dimostrato e stanno dimostrando di saper rivendicare i propri diritti. Il presidente del Comitato Territoriale n. 1 ha poi ricordqato le motivazioni che hanno convinto più di 10.000 eugubini a ritenere essenziale una nuova ambulanza per Gubbio ed informato di aver consegnato personalmente, come prestabilito ed annunciato pubblicamente, tutte le firme raccolte al Consiglio Regionale dell’Umbria, in particolare per l’esame della III Commissione competente in materia di Sanità. Firne che saranno anche inviate, per conoscenza e correttezza istituzionale, al sindaco del Comune di Gubbio, così che restino agli atti e siano a disposizione di tutti i cittadini eugubini. "E’ importante - ha aggiunto Bellucci - che anche il Consiglio Comunale (in cui sono rappresentati tutti gli eugubini e tutte le forze politiche) approvi un ordine del giorno di sostegno alla petizione e di proposta teso alla risoluzione del problema rappresentato, visto che esso è condiviso inequivocabilmente dalla gran parte degli eugubini. Le motivazioni che ci hanno spinto sono ormai note. La fusione degli ospedali di Gubbio e Gualdo Tadino ha avuto l’obiettivo dichiarato di ridurre le spese per poter incrementare i servizi sanitari, non per ridurre anche quelli. Precedentemente all’inaugurazione del nuovo ospedale comprensoriale di Branca, però, le ambulanze in totale tra Gubbio e Gualdo Tadino erano tre, di cui due medicalizzate ed operanti 24 ore su 24 - una di stanza a Gubbio e una di stanza a Gualdo Tadino, ed una non medicalizzata a Gubbio - ed il territorio era nella sua totalità ben servito. Oggi, le ambulanze in tutto sono due - entrambe localizzate a Branca - ed una sola H24 medicalizzata. Il servizio è stato quindi depotenziato perché è stata eliminata, di fatto, un’ambulanza medicalizzata H24, e perché i mezzi di soccorso sono stati decentrati dai centri delle città di Gubbio e Gualdo Tadino per essere collocati a Branca, in posizione non esaustivamente baricentrica. Tutto si è tradotto evidentemente in un aumento dei tempi d’intervento in situazioni di emergenza (codice rosso), non solo nella zona centrale del Comune di Gubbio e quindi nel centro della Città ma soprattutto nelle frazioni più decentrate, alcune delle quali esse stesse densamente popolate". Il Comitato ha perciò raccolto le preoccupazioni dei cittadini, che congiuntamente a episodi reali e verificabili (non così sporadici) di ritardi insostenibili nei tempi d’arrivo dell’ambulanza, sono cresciute molto e con rapidità. Si deve a ciò la decisione presa il 15 settembre scorso di intraprendere un percorso di mobilitazione della cittadinanza, dopo aver atteso invano per sei mesi dall’attivazione del nuovo ospedale che l’Asl n. 1 assumesse un impegno ufficiale nel senso di un potenziamento efficace delle risorse di soccorso, e dopo aver esperito i canali disponibili per ottenere informazioni al riguardo. Con la petizione, liberamente sottoscritta dai cittadini, è stato chiesto testualmente all’ASL n. 1 “il ripristino immediato della seconda ambulanza H24 con medico e infermiere a bordo nel centro della città di Gubbio, e che, per far fronte alle emergenze territoriali e nel rispetto dei parametri ministeriali e regionali, le due ambulanze operative presenti ad oggi presso l’ospedale di Branca, vista l’asprezza del territorio, fossero dislocate in modo appropriato affinché fosse garantito il soccorso tempestivo a tutti i cittadini del comprensorio”. "Riteniamo - ha concluso Bellucci - che la salute deve costituire sempre la priorità con la ‘P’ maiuscola e non può essere oggetto di trattativa, né economica né politica, e che i cittadini hanno il diritto e il dovere di mobilitarsi per veder riconosciuti i loro diritti sacrosanti; inoltre, ribadiamo che né istinti campanilistici, né affezioni politiche, né interessi egoistici di qualsivoglia natura hanno guidato e guidano la nostra azione, e lo abbiamo sempre dimostrato. Una nuova ambulanza, ad esempio, indirettamente andrebbe a beneficio anche dei gualdesi, perfino a beneficio di coloro che vivono in prossimità di Branca, perché con un’ambulanza in più si alzerebbe la probabilità che ad una nostra chiamata ce ne sia una libera, indipendentemente appunto dal luogo di residenza. Per Gualdo Tadino significherebbe avere a disposizione di fatto un’ambulanza in più, perché le uscite nel territorio di Gubbio verrebbero ad essere coperte dalla nuova ambulanza decentrata lasciando il mezzo di Branca a più immediato servizio dei gualdesi e degli abitanti delle zone adiacenti Branca. Visto che si parla sempre di sviluppo turistico per Gubbio, avere un’ambulanza in città è una base su cui costruire un’immagine di preparazione all’accoglienza del turismo. » Condividi