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TERNI – “Il dimensionamento scolastico è un atto dovuto, condiviso da tutti i Comuni interessati, ovvero Terni, Acquasparta, San Venanzo, Otricoli, Avigliano umbro, Alviano, Allerona, Narni, Attigliano, Giove, Baschi, Amelia e Lugnano che hanno votato favorevolmente il piano proposto dalla conferenza provinciale sulla scuola con la sola astensione di Guardea”. Lo hanno detto stamattina Il Presidente della Provincia Andrea Cavicchioli e l’Assessore alle Politiche scolastiche Donatella Massarelli intervenendo sulle polemiche di questi giorni seguite all’approvazione del nuovo piano di dimensionamento. “La conferenza provinciale – hanno precisato Cavicchioli e Massarelli – è stata convocata per dare seguito ad uno specifico disposto normativo che disciplina il procedimento che si concluderà con la decisione della Regione Umbria tramite un provvedimento formale, tenendo anche conto che l’Ufficio scolastico provinciale ha già espresso un formale parere favorevole sulla proposta e che l’orientamento assunto dalla conferenza provinciale verrà trasmesso alla Regione Umbria essendo un atto istruttorio del procedimento che verrà concluso con la decisione del Consiglio regionale”. Il piano passerà anche in Consiglio provinciale che verrà investito della questione attraverso un’informativa sul lavoro svolto. “Per quanto riguarda il dimensionamento della ‘primaria’ – hanno spiegato Presidente e Assessore – si è lavorato sulla creazione degli istituti comprensivi che assicurano agli alunni una continuità didattica che va dalla materna alla scuola media e per ciò che riguarda la ‘secondaria’ sull’idea dei distretti formativi integrati che consentono la collaborazione organica fra scuola, formazione professionale, università e mondo produttivo. Il dimensionamento di scuole con caratteristiche formativi simili è quindi anche propedeutico a questa scelta. Oltre che per l’obiettivo programmatico dell’Amministrazione – hanno poi aggiunto - le decisioni assunte hanno un carattere oggettivo e tengono conto delle offerte formative che i singoli istituti sono in grado di garantire e ovviamente non ci sarà chiusura o soppressione di nessun istituto o perdita di posti di lavoro, ma si procederà alla riqualificazione e al rilancio in particolare dell’istruzione tecnica e professionale che è fondamentale per il nostro sviluppo. In questo senso vanno le proposte di collegare ‘Ipsia’ con ‘Itis’, ‘Casagrande’ con il ‘Cesi’ e l’indirizzo grafico pubblicitario con ‘Geometri’, mentre nel contesto dell’istituzione del distretto tecnologico si potrà lavorare per una maggiore autonomia dell’’Isa’ che ha caratteristiche peculiari. Per quanto riguarda le decisioni sulle scuole primarie – hanno concluso Cavicchioli e Massarelli – si è portata avanti la proposta sostenuta dai Comuni interessati, sulla base di valutazioni che riguardano i territori interessati e le loro dinamiche”. Condividi