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“Il persistere di questo atteggiamento di chiusura da parte del Pd perugino potrebbe determinare il ritiro delle nostre delegazioni dai tavoli di trattativa con le altre forze politiche. E questo succederà in tutte le realtà del territorio provinciale”. E’ stato chiarissimo Enrico Flamini, segretario provinciale del Prc, durante la conferenza stampa di Rifondazione che si è tenuta stamattina in Provincia. La linea portata avanti dal partito in vista delle prossime amministrative è chiarissima. Ancora Flamini: “La nostra disponibilità per l’attivazione di un tavolo regionale rimane massima. La nostra richiesta consiste nell’attivazione di politiche atte ad aggredire questo momento storico di crisi. Una richiesta che finora ci è stata negata: la vicenda del Pd perugino è emblematica”. In sostanza, prima si deve parlare e mettersi d’accordo su una nuova idea di città. Ci si mette d’accordo sui programmi e poi si parla di candidati. Rifondazione, insomma, non è interessata alle poltrone ma alle politiche. Un concetto che esprime bene il consigliere Fava, anche lui presente alla conferenza: “La gente – dice – è stufa del politicismo. A noi non interessa chi sarà il candidato sindaco, a noi interessano i programmi”. Ancora più esplicito Roberto Ciccone, presidente del Consiglio comunale perugino: “Intorno a me – dice Ciccone – vedo una situazione politica schizofrenica. La gente mi ferma e mi parla di cose concrete, di quali saranno le politiche che interesseranno i loro quartieri. Le persone vogliono conoscere i programmi, quindi il volere insistere in maniera forzosa sulle primarie è un atteggiamento pretestuoso: è solo una strategia dei partiti per risolvere le questioni di potere al loro interno. Così – conclude Ciccone – si rischia la disaffezione, che tradotto significa un tracollo per il centrosinistra”. Le fila della discussione le tira poi Luciano Della Vecchia, coordinatore comunale del Prc: “E’ fondamentale – dice Della Vecchia – ripristinare una certa autonomia della politica dai poteri forti, dagli affari. Per ricostruire una città ci vuole un progetto, e le primarie sono solo un punto di arrivo. Rappresentano la scelta di un candidato che incarna e dà vita ad un progetto politico che fino ad ora non vediamo”. Rifondazione insomma vuole parlare del futuro: “A noi – dice Della Vecchia – interessa il futuro, e rispetto a questa fase politica serve una svolta, specialmente nel capoluogo”. Da queste parte non interessano poltrone o situazioni pasticciate, come dice il responsabile per il Prc degli enti locali Christian Napolitano: “LA politica deve rispondere in modo adeguato alla crisi, ma che risposta si vuole dare a questa crisi? Noi rimaniamo interessati ad un discorso programmatico a tutto campo. La coalizione che governa la regione dagli anni Novanta, vuole affrontare la crisi o parlare di poltrone, di cose che non interessano alle persone? Attenzione a non avvitarsi in una sorta di autismo”. Condividi