traliccio alta tensione.jpg
PERUGIA - A Toppo Fontanelle il traliccio dell’alta tensione sfiora letteralmente i tetti delle case, quando la legge prevede che debbano stare ad almeno 12 metri di distanza. I residenti da tempo hanno denunciato questo fatto, hanno raccolto firme per una petizione e hanno partecipato ad una trasmissione televisiva “Cult” di Umbria Tv , alla quale era presente anche un noto scienziato esperto di tale materia, il dottor Levis, cheha confermato la potenziale pericolosità dell’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici soprattutto per i bambini. A supportare le sue dichiarazioni sono poi arrivati, sempre nel corso della trasmissione in questione, i dati dell’Arpa che rilevano la presenza di valori in quel punto superiori a quanto consentito dalla legge. Nel corso della diretta televisiva le denunce dei cittadini sono state circostanziate e gravissime, avendo riferito di alcuni bambini che sono stati colpiti da patologie gravi come la leucemia che si teme siano conseguenza diretta dell’esposizione ai campi elettromagnetici. “I nostri avvocati- spiega Franco Grancocchia, portavoce dei comitati che si battono contro contro le antenne della telefonia mobile, gli elettrodotti e tutti i dispositivi che producono campi elettromagnetici potenzialmente nocivi se posti troppo vicini alle abitazioni - sono pronti ad intervenire con una denuncia presso la magistratura perché le concessioni edilizie rilasciate dal Comune dal 13 novembre 1987 al 7 settembre 1990 non hanno rispettato la prescrizione della distanza minima di 12 metri dai cavi, permettendo la costruzione di edifici di abitazione dove non sarebbe stato possibile”. Per queste ragioni il comitato ha chiesto di incontrare gli assessori all’ambiente di Regione, Provincia e Comune, incontro che si terrà il prossimo mercoledì (17 dicembre, ore 10) presso l’ufficio regionale dell’ambiente, in quell'occasione il comitato chiederà l’interramento dei cavi o il loro spostamento. “Certi di essere nel giusto- afferma Granocchia- e di voler soltanto tutelare la salute dei cittadini, ci auguriamo che questo incontro produca risultati in tempi stretti, altrimenti siamo pronti ad agire legalmente e a dare il via ad iniziative di protesta nel territorio”. Condividi