donazione sangue2.jpg
PERUGIA - E' insufficiente la crescita nelle donazioni registrata in Umbria di recente, che e' stata pari ad un piu' 1% nello scorso novembre. Lo sottolinea l'Avis in una nota. ''La situazione di crisi denunciata ripetutamente nel passato - e' detto nella nota - non migliora. Occorre insistere nella promozione della donazione e tutti, istituzioni, associazione, servizi, il mondo del volontariato, le forze politiche e sociali, debbono sentirsi impegnate in questo progetto''. Dal 1 gennaio al 30 novembre scorso, la crescita delle donazioni Avis, rispetto allo stesso periodo del 2007, e' stata del +3,2% e quella della raccolta totale del +1,5%: nettamente inferiore al +5% richiesto dal Piano di autosufficienza nazionale e ad un +10% delle richieste dei servizi ospedalieri. ''Ma se il Servizio immunotrasfusionale e' strategico, cosi' come viene sempre ricordato, devono essere assegnate allo stesso - afferma l'Avis - le necessarie risorse finanziarie, strutturali e di uomini''. Nella nota si ricorda, per esempio, che al ''Santa Maria della Misericordia di Perugia, gia' in difficolta' per le operazioni di trasferimento da Monteluce, sembra che la raccolta debba continuare nel vecchio presidio sino alla fine dell'anno ma in condizioni altamente 'precarie': senza riscaldamento, senza telefoni, con il personale impegnato in due sedi''. Condividi