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PERUGIA - Appuntamento con la tradizione ed il folklore, in tutta la Valnerina, a partire da domani sera con l'accensione dei falo', festa dal profondo significato e ricca di fascino che si celebra in gran parte dei borghi della zona seppure con forme diverse. Una manifestazione - e' detto in una nota del Servizio turistico della Valnerina - che ricorda la notte del 9 dicembre 1294, quando, stando alla tradizione, dalla Palestina, ormai occupata dagli infedeli, giunse sulla costa marchigiana, trasportata dagli angeli, la Santa Casa di Nazareth, dove la Vergine Maria ebbe l'Annunciazione dell'Angelo. Questa prodigiosa traslazione sorvolo' anche i territori della Valnerina, che ogni anno quindi ripetono il rito dell'accensione dei falo' per rischiarare le tenebre e indirizzare alla giusta meta gli angeli. La tradizione e' cosi' viva che alcuni, quasi a voler dare un valore primordiale a questa festa, vi hanno voluto rintracciare i riti pagani che si celebravano all'avvicinarsi del Solstizio invernale, durante i quali si accendevano dei fuochi di purificazione in onore della luce che, proprio in questo periodo, torna a superare, per durata, le tenebre. Il primo appuntamento e' domani sera a Preci, cui faranno seguito, martedi', Monteleone - con un falo' alto 15 metri - Norcia - dove di falo' se ne accenderanno piu' di uno, nella tradizionale competizione tra le Guaite - Scheggino e Cascia. Qui la festa comincera' alle ore 21 con un momento di preghiera, insieme ai padri agostiniani, nella chiesa di san Francesco, cui seguira' l'accensione del falo', in piazza Dante, accompagnato da musica, vin brule' ed altre degustazioni. Ma di falo' se ne accenderanno anche nelle frazioni del Casciano. Tra questi, particolare menzione merita il fuoco di Gubbiano della famiglia Carletti. Simile nella forma ma meno nella sostanza sara' poi il ''Focone di Santa Lucia'' che si accendera' a Castelluccio il 13 dicembre. Condividi