locchi.jpg
PERUGIA, 3 DIC - ''Non c'e' alcun mistero sulle risorse stanziate in sede di riequilibrio del Bilancio di previsione anno 2008, compiuto nello scorso mese di settembre, a valere sull'intervento 'spese di personale''': a sostenerlo e' il sindaco di Perugia Renato Locchi. ''Come i consiglieri comunali sanno - ha spiegato il sindaco in una nota diffusa dal Comune -, le variazioni di bilancio vengono fatte per aggregati e sono il risultato di movimenti in positivo ed in negativo su diverse voci di spesa. Nel caso in questione la somma di 643 mila euro non e' altro che il saldo tra minori e maggiori spese di personale discendenti da esigenze gestionali; tra le maggiori spese, la voce piu' rilevante e' rappresentata dalle competenze professionali (ossia retribuzione) dell'avvocato comunale, nel frattempo collocato in pensione, maturate a seguito dell'attivita' di patrocinio dell'ente in contenziosi pregressi che si sono risolti con esito favorevole per il Comune di Perugia e dovute a tale figura professionale sulla base della vigente normativa contrattuale e regolamentare". "Per quanto riguarda le accuse di scarsa trasparenza - prosegue Locchi -, e' noto che tutti gli atti dell'amministrazione sono pubblici e consultabili tramite Internet. Inoltre, tramite la rete interna comunale, i dipendenti possono accedere alla consultazione del sistema informativo-contabile che consente la visualizzazione di tutti i movimenti del bilancio. Va poi ricordato che, in occasione delle variazioni di bilancio, vengono partecipati ai consiglieri comunali gli atti e i dati necessari per svolgere la propria attivita' e vengono effettuati approfondimenti e chiarimenti, ai quali nessuno, ne' amministratori ne' dirigenti, si sottrae, nelle sedi istituzionali competenti quali le commissioni consiliari e le sedute del consiglio comunale". "Per quanto riguarda infine le risorse destinate ai dipendenti - ha concluso Locchi -, queste ultime saranno quelle gia' previste nel bilancio come adeguate in sede di assestamento e come scaturiranno dall'applicazione della normativa contrattuale e da quella statale e cioe' dal decreto Tremonti-Brunetta, molto rigoroso e restrittivo rispetto alla spesa del personale''. Condividi