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ROMA - Il ministro leghista delle politiche agricole e forestali, Luca Zaia, prova a cambiare rotta dopo la figuraccia rimediata a Bruxelles, in sede di vertice europeo di settore, quando svendette praticamente per un paio di lenticchie l'intero tabacchicolo italiano, a tutto vantaggio dei produttori di latte della cosiddetta Padania, impenitenti violatori delle norme comunitarie avendo costantemente superato la quote di produzione loro assegnate. 'Vogliamo continuare a sostenere il settore tabacchicolo italiano e per questo e' necessario lavorare ad un piano strategico condiviso per utilizzare al meglio le opportunita' offerte dalle diverse forme di interventi che sono disponibili'', ha dichiarato oggi davanti ad una fitta platea di rappresentanti del mondo produttivo (cooperative e associazioni produttori, aziende prima trasformazione, manifatture nazionali e multinazionali, regioni tabacchicole, rappresentanti imprese agricole, rappresentanti dei lavoratori agricoli), ccnvocati per la circostanza nella sede del Ministero. ''Siamo vicini - ha sottolineato Zaia - al mondo tabacchicolo, dalle aziende agricole alle manifatture, che in Italia continuano a rappresentare un presidio di qualita''' e, ha proseguito, ''sara' importante che il piano di ristrutturazione sia condiviso anche dalle Regioni interessate''. Regioni, fra le quali l'Umbria, che, ovviamente, attendono Zaia alla prova dei fatti. Condividi