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TERNI – Il Consiglio provinciale ha approvato ieri sera il piano regolatore comunale di Terni (nella foto una veduta della città) con i voti della maggioranza e con l’astensione della minoranza. L’Assessore all’Urbanistica Giampaolo Antoniella ha illustrato i punti salienti dell’attività svolta nella fase istruttoria dal servizio competente coordinato dal Dirigente Donatella Venti, dalla conferenza istituzionale e dalle Commissioni consiliari preposte. Per la maggioranza è intervenuto Giorgio Finocchio (Pd) il quale ha espresso un giudizio positivo sottolineando la necessità di potenziare le azioni coordinate a difesa dell’ambiente. Per la minoranza invece ha parlato Paolo Maggiolini (Capogruppo Udc) sottolineando l’esigenza di incrementare gli strumenti per affrontare le tematiche ambientali con particolare riferimento all’utilizzazione del sistema del verde secondo metodologie scientifiche recentemente validate anche da prestigiosi studiosi per mitigare l’incidenza dei fattori inquinanti e tener conto delle dinamiche del territorio. Il Presidente della Provincia Andrea Cavicchioli e l’Assessore all’Urbanistica Giampaolo Antoniella sono tornati stamattina sull’argomento specificando le prescrizioni formulate dall’Amministrazione. “La Provincia – hanno dichiarato – ha concluso tutte le attività di competenza rispettando puntualmente il cronoprogramma e consentendo così al Comune di Terni di concludere l’iter del piano in tempi rapidi e di investire il Consiglio di Palazzo Spada anche nel corso del corrente mese". "Con la deliberazione del Consiglio provinciale – hanno proseguito Cavicchioli e Antoniella - sono state introdotte prescrizioni alle quali il Comune di Terni si dovrà attenere recependole e adeguando le norme tecniche e la cartografia. Gli interventi salienti della Provincia – hanno precisato Presidente e Assessore - riguardano il tema delle infrastrutture e della mobilità con particolare riferimento alla dotazione di adeguati strumenti che garantiscano servizi per i cittadini e per le attività economiche prima della realizzazione di nuovi insediamenti". "Si sono altresì introdotte – hanno aggiunto - norme per la salvaguardia delle zone agricole in armonia con le leggi regionali in materia ed è stata prevista la tutela degli elementi paesaggistici come uliveti e presenze arboree caratteristiche. La perequazione, strumento - hanno spiegato Cavicchioli e Antoniella - che consente una migliore gestione delle aree edificabili tenendo conto dell’interesse pubblico con un trattamento finalizzato alla par condicio per i soggetti interessati, al fine di assicurare maggiori garanzie, è stata riportata nella parte strutturale del piano con la precisazione dell’indice e con le quantità minime da assoggettare al sistema perequativo". "Sono state individuate inoltre tutte le aree con caratteristiche particolari – hanno fatto notare - sulla base dei rilievi geologici e del Pai (Piano di assetto idrogeologico) con le relative indicazioni dei vincoli di non edificabilità previsti e con le distanze di sicurezza nei confronti dei siti industriali. Sono state inoltre previste opere di mitigazione degli impatti prodotti dagli insediamenti per i quali è programmata la realizzazione ed è stato disciplinato il rafforzamento della rete ecologica regionale inserendo anche uno specifico capitolo riguardante la necessità di ricorrere alle tecniche della bioedilizia. Per le zone Sic (Siti di interessi comunitario) e Zps (Zone a protezione speciale) e quelle limitrofe alle stesse, tra le quali Piediluco e Marmore – hanno fatto presente Presidente e Assessore - si è sospesa l’analisi in attesa del pronunciamento della Regione che dovrà verificare la congruenza delle previsioni del prg rispetto al piano di gestione dei siti in questione, con il procedimento della valutazione di incidenza ambientale, e pertanto queste parti del piano verranno riprese in esame all’esito del completamento del procedimento di competenza regionale". "Il piano – commentano infine Cavicchioli e Antoniella – prevede significative aree industriali per le quali si sta facendo un lavoro di armonizzazione con il Comune di Narni al fine di dotare il territorio interessato di uno strumento rilevante e di una massa critica adeguata per lo sviluppo futuro. Con il lavoro svolto – hanno concluso - si contribuisce a dotare la comunità di un significativo strumento di programmazione e di crescita fondamentale per le attività economiche e la vita dei cittadini”. Condividi