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PERUGIA - Ha compiuto un anno e mezzo il Polo umbro della Meccatronica che, nato con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo delle imprese e del territorio regionale, ha aggregato, in forma organizzata e stabile, soggetti economici, istituzionali e formativi (Confindustria Umbria, universita', scuola e centri di ricerca e formazione). L'occasione per fare il punto sulle attivita' realizzate e' stata fornita da un seminario dedicato a ''Sviluppo tecnologico e istruzione tecnica'' che si e' svolto nella sede di Confindustria, a Perugia. Nel suo complesso - e' detto in una nota degli Industriali - il polo ''Mct Umbria'' rappresenta oltre 3.500 addetti, un fatturato di oltre 550.000.000 di euro, 33 aziende, due universita', sei scuole, due centri di ricerca (tra cui il Centro ricerche Fiat) e quattro centri di formazione professionale. ''Nel primo anno di attivita' - ha sottolineato Paolo Carbone, coordinatore tecnico-scientifico Polo Mct Umbria - il Polo ha raggiunto risultati rilevanti realizzando un percorso di istruzione e formazione tecnica superiore di qualita', aumentando l'attivita' di ricerca a beneficio dei partner, monitorando il fabbisogno di ricerca e innovazione espresso dalle aziende e avviando una collaborazione stabile e concreta tra il mondo della scuola, dell'universita' e del lavoro''. ''Riteniamo che, soprattutto in un periodo difficile come quello che ci attende - ha sottolineato Gabrio Renzacci, presidente Sfcu (Sistemi formativi Confindustria Umbria), capofila Polo Mct - la 'coesione operosa' di tutti i soggetti che fanno parte del Polo costituisca un effettivo vantaggio competitivo per tutto il sistema''. ''Il progetto - ha detto l'assessore regionaleal lavoro, Maria Prodi - ha raggiunto importanti obiettivi: un gruppo importante di imprese assieme alle scuole ha costruito un percorso aderente alle prospettive di innovazione in settori strategici per la nostra regione''. Condividi