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NORCIA - Non accenna a placarsi la polemica scoppiata all’interno della maggioranza di centrodestra di Norcia sulla controversa vicenda nota ormai come quella degli “alloggi popolari sfumati”. Anzi, è di oggi un durissimo documento nei confronti del sindaco Alemanno stilato dai consiglieri de La Destra (Sante Coccia e Letizia Leoncilli) e di Forza Italia (Alberto Canali), che rinfocolano la questione affermando testualmente che “mai, tre anni e mezzo fa, avremmo immaginato di trovarci, un giorno, nelle condizioni di dover esprimere meraviglia, perplessità e sconcerto per comportamenti e scelte del sindaco di Norcia alla cui elezione abbiamo contribuito con convinzione e, crediamo, con buona dose di consensi. Né avremmo mai potuto neanche fantasticare sul fatto che tali esternazioni potessero, un giorno, avvenire a mezzo stampa”. I tre consiglieri “ribelli” si dicono costretti a ciò dalle “reiterate e distorte argomentazioni del primo cittadino” che li costringe – spiegano - “a usare mezzi e toni che avremmo volentieri riservato a discussioni più intime e con interlocutori diversi”. E sarebbe andata certamente così –insistono – “se il sindaco Alemanno avesse compreso l’entità del danno prodotto dalla mancata accensione del finanziamento regionale di 1.305.000 euro per la costruzione di l0 nuovi alloggi popolari e avesse, per questo, chiesto l'individuazione delle responsabilità di tale danno anziché continuare a proporre tesi ogni giorno diverse e, peraltro, sempre più fantasiose”. Il riferimento è a quella che i tre definiscono la sua ennesima “verità”, che fa seguito alle altre “di carattere politico-architettonico già esternate in passato”, ovvero “che a giustificazione della rinunzia al finanziamento vi erano motivazioni di carattere sociale e che la rinunzia stessa abbia rappresentato l’unica soluzione per non applicare le modalità d’accesso agli alloggi previste dalle leggi nazionali vigenti”. A tal proposito i tre evidenziano però come l’amministrazione Alemanno avesse a suo tempo approvato “un apposito regolamento comunale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, a garanzia di quell’integrazione sociale evocata dal distratto sindaco”, un regolamento che “all’articolo 7 limita il numero degli alloggi da destinare alle famiglie extracomunitarie nella misura del 30% del totale”. ”Chiediamo quindi, a questo punto con forza – rinfocolano Coccia, Leoncilli e Canali - che emerga finalmente la verità sulla questione e che vengano abbandonate le fantasticherie propinate dal sindaco”. “Davanti a un fatto di tale gravità e dopo il consiglio comunale dello scorso 23 novembre (dai lavori del quale è limpidamente emerso che persi i l0 alloggi già finanziati dalla Regione non esiste null’altro perché mai la Regione Umbria ha concesso o promesso altri finanziamenti rispetto a quelli del Poa 2006 da noi “rifiutati”) buon senso politico, umano e morale, avrebbe suggerito un confronto con tutti gli altri consiglieri comunali di maggioranza che, ricordiamo, non hanno condiviso all’unanimità la sue tesi, al fine di stendere un documento comune da pubblicare sul periodico di informazione del Comune di Norcia (e non del solo sindaco) sulla spinosa questione”. Ma, accusano ancora gli esponenti dei gruppi La Destra e Forza Italia, “Evidentemente il sindaco per l’occasione ha dimenticato la trasparenza che, bontà sua, ha garantito libertà di parola all’interno del consiglio comunale”. E concludono affermando di non comprendere “quale sia stato l’equivoco creatosi tra Regione Umbria e Comune di Norcia; ci risulta infatti che l’assessore regionale Stufara abbia espressamente e limpidamente dichiarato in sede di question-time al consiglio regionale che l’unico ente responsabile del mancato finanziamento è solo ed esclusivamente il Comune di Norcia”. Condividi