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Una lezione di come si sta in minoranza _ rivolta ai Vendoliani _ da chi essendo spesso in minoranza nel partito è riuscito addirittura a diventare sindaco di un grande comune, solo con il contributo del Pd. Il relatore è stato Orfeo Goracci da Gubbio; il maestro che ha battuto prima i Ds e poi il Pd in due tornati elettorali comunali. "La mozione Vendola - spiega alla platea - si è messa sull'aventino, non capendo quando sia difficile questa scelta, e si è fatta promotrice di comportamenti di ostilità nei confronti della casa comune che è il Prc. E questo è oggettivamente intollerabile. Perchè io che sono stato spesso minoranza - al congresso di Verona Bertinotti ci disse che potevamo anche lasciare il partito - so benissimo che bisogna dimostrare di essere migliori, di lavorare di più e di ottenere di più rispetto agli altri". Chiaro il riferimento alle decisioni, annunciate da Sabatini, di non partecipare alla gestione unitaria del partito. A Terni, proprio Sabatini, ha scacciato dagli organi esecutivi chi voleva lavorare della mozione ferrero-grassi che rappresenta a terni il 49 per cento del Prc. "Una crisi difficile per il partito -spiega Goracci - forse peggiore di quella del 1998 dove ci fu la scissione del Pdci. Ma allora reagimmo e ottenemmo il 4 per cento alle europee e abbiamo riaperto un ciclo di 10 anni che ha visto il partito protagonista della vita politica e sociale del Paese. C'è bisogno di rilanciare un progetto per il popolo e dove la parola comunista è di aiuto e non qualcosa da cambiare. Chi vuole fare l'ala sinistra del Pd: lo faccia a sue spese". Sulle alleanze interne Goracci conferma il sostegno a Stefano Vinti - "di cui ho apprezzato la relazione" - ed elogia i tentativi di gestire unitariamente il partito del segretario provinciale Enrico Flamini e di Gianluca Graciolini che pur rimanendo ancorato alla mozione Vendola ha voluto ribattere che si deve lavorare lo stesso all'interno del partito e non fuggire aspettando di diventare maggioranza. Sulle alleanze estere Goracci ha spiegato di non tradire il comunismo e di spiegare agli altri possibili alleati: che non solo il Prc esiste e vuole vivere, ma che puo essere utile anche a loro per un futuro sociale e alternativo delle destre. Condividi