vendola_2.jpg
"Non entreremo negli organi esecutivi": lo ha affermato uno dei leader della minoranza della mozione Vendola, Claudio Sabatini, che ha fatto una conferenza improvvisata all'interno del congresso regionale. "Non condiviamo la relazione del segretario troppo simile alle analisi dell'Aur e senza proposta politica per il futuro" continua Sabatini che poi fa una battuta "fatta eccezione la distruzione del pane alla popolazione. Noi siamo convinti che questa gestione del partito ci ha portato dieci anni indietro". Sabatini, segretario regionale di Terni, esclude la scissione "che si fa e non si annuncia come pensa qualcuno". Poi risponde sul documento Graciolini che di fatto ha richiamato la mozione Vendola - di cui fa parte - ad essere più impegnata, nonostante le differenze, all'interno del partito e no aspettare che si sfasci. "L'unico documento della Mozione Vendola è quello che abbiamo e stiamo presentando noi. Quello di altri compagni sinceramente non si capisce di cosa si tratta". La mozione Vendola non lavorerà per il partito dove è minoranza, ma dove potrà darà vita "a patti con i partiti di sinistra per creare delle formazione unitarie per prossime elezioni, senza accettare nessun diktat dai vertici". La mozione Vendola ha confermato che pur avendo una maggioranza risicata - 51 per cento - non intende far entrare uomini della minoranza negli escutivi organi del partito. Sabatini: "Al congresso i compagni della mozione Vendola di Perugia non ci sono perchè penalizzati". Ma volendo possono entrare nell'esecutivo: almeno loro. Condividi