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PERUGIA - L'assessore regionale alla sanita', Maurizio Rosi, replica alle accuse lanciate ieri dal professor Fabio Massimo Martelli, direttore della sezione di ematologia ed immunologia clinica dell'universita' di Perugia, che aveva definito l' Irccs, un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico sulle biotecnologie del trapianto, come ''una navicella spaziale in rampa di lancio da quattro anni''. ''Dissento fermamente - sostiene Rosi - dalle affermazioni del professor Martelli circa un presunto insufficiente interessamento della Regione Umbria al riconoscimento del centro di ricerca sulle tecnologie trapiantologiche''. ''Prendo atto - rileva - del fatto che vi sia stato da parte del professor Martelli un riconoscimento del sostegno che e' stato dato dalle Istituzioni regionali al progetto del Centro di Ricerca di cui si e' iniziato a parlare nel 2004 e che gia' nel 2005 vedeva la costituzione della Fondazione fra Ministero della Salute, Regione Umbria, Universita' di Perugia, Azienda ospedaliera e Comune di Perugia che la normativa richiede come atto preliminare per l'avvio di un Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico''. ''Per quanto riguarda l'allungamento dei tempi per arrivare al riconoscimento del Centro di ricerca - prosegue - devo invece respingere le sue affermazioni che tendono ad attribuirne la responsabilita' a un insufficiente interessamento da parte della Regione e dalle altre Istituzioni umbre che, al contrario, hanno seguito assiduamente le procedure autorizzative in tutte le fasi presso il Ministero della Salute. Come il professor Martelli sa, la nuova normativa, entrata in vigore nel 2003, che disciplina l'istituzione degli Istituti di ricerca, impone un percorso oggettivamente complesso e siccome la stessa norma ha introdotto contestualmente una procedura obbligatoria di riconferma degli Istituti esistenti, le strutture del Ministero della Salute preposte alle autorizzazioni hanno dovuto assegnare priorita' a queste ultime, provocando un ulteriormente allungamento dei tempi necessari per evadere le richieste delle strutture di nuova istituzione''. ''Vorrei anche ricordare - continua l' assessore - che la Regione e'intervenuta concretamente anche per permettere il completamento della struttura che ospitera' il 'Creo', i cui lavori erano stati sospesi, assegnando prontamente all'Azienda ospedaliera i finanziamenti necessari per acquistare dalla Fondazione Chianelli l'opera incompleta e per proseguire i lavori, che sono stati gia' assegnati per un primo lotto''. ''Al di la' delle questioni specifiche - conclude l'assessore alla Sanita' - e' comunque mio desiderio, e della Giunta, vedere prima possibile realizzato ilprogetto dell'Istituto di ricerca". Condividi