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Si è riunita mercoledì 26 novembre 2008 l’assemblea delle delegate e delegati aderenti all'area che fa capo al segretario nazionale Ferrero, che in Umbria esprime una maggioranza attorno al 60%. Le delegate e i delegati hanno approfondito le tematiche attinenti la fase politica nazionale e regionale, focalizzando la propria attenzione sulle criticità sociali ed economiche che attanagliano l’ Umbria, ma anche le potenzialità che la regione possiede per contrastare la crisi finanziaria ed economica. Oggetto particolare del confronto sono state le gravi difficoltà dell’apparato produttivo, ad iniziare dalla Merloni, e la messa in discussione dei livelli occupazionali. Un avvio di crisi che già minaccia migliaia di posti di lavoro, esponendo in modo grave i lavoratori precari e le donne. La ripresa dell’opposizione sociale, con la proclamazione dello sciopero generale indetto dalla Cgil per il 12 dicembre, e dai sindacati di base, è giudicata una grande occasione politica specialmente se troverà convergenze con il movimento esploso nelle scuole e nelle università. Le delegate e i delegati ritengono essenziale lavorare per: 1)l’unità di Rifondazione e salvaguardare la sua autonomia, da altre forze politiche e dai poteri economici regionali; 2)procedere sul cammino dell’innovazione teorica e della pratica politica, con grande apertura alla società e ai bisogni insoddisfatti del mondo del lavoro e delle classi sociali più deboli, senza smarrire la propria storia e la nostra natura di classe. 3)rilanciare il rafforzamento di Rifondazione e il potenziamento di una area di sinistra politica, sociale e culturale,dove vengano salvaguardate le proprie specificità e identità; 4)verificare su una base programmatica le possibilità di accordo per le prossime elezioni amministrative con il Pd. Ad un cambio di fase politica, sociale, ed economica, occorre rispondere con un progetto che tenga conto di due novità enormi per l’Umbria, A) l’assetto federale dello Stato B) la crisi del capitalismo globalizzato e la recessione economica. Conseguentemente è necessario predisporre politiche in grado di contrastare il carovita e porre con forza la “questione sociale” in Umbria. Un progetto impiantato su quattro assi fondamentali: 1)Modifica del modello di sviluppo regionale, ridimensionando il peso delle “tre C” (Cavatori, Cementieri e Costruttori) e puntando sulla impresa di qualità e sulla ‘territorialità dello sviluppo’, coniugandolo con la lotta alla precarietà e alla qualificazione del lavoro; 2)Salvaguardando e riqualificando l’ambiente, il paesaggio umbro, valorizzando le risorse naturali, ponendo la questione della ripubblicizzazione dei beni comuni. 3)Definire un nuovo modello di ‘welfare regionale’ anche come volano di un nuovo sviluppo. Difendere e potenziare un sistema sanitario regionale pubblico ad universalistico; 4)Difendere gli spazi democratici e le libertà attaccati da una democrazia autoritaria, riproporre con forza la sfida culturale della laicità. Le delegate e i delegati all’unanimità dei votanti hanno deciso di avanzare la candidatura a segretario regionale del Partito il compagno Stefano Vinti. Pur considerando che il gruppo dirigente offre personalità in grado di ricoprire autorevolmente tale incarico, la difficile situazione politica, l’imminenza di determinanti scadenze elettorali, l’esperienza acquisita, il vasto consenso che riscuote nel partito, l’autorevolezza conquistata sul campo, la sua storia e passione politica, indicano il compagno Stefano Vinti come un dirigente in grado di lottare per l’unità del partito, il potenziamento di un’area di sinistra in Umbria, di riconquistare quote di consenso perse, di mantenere Rifondazione Comunista tra i partiti protagonisti dello scenario politico regionale sia a livello istituzi Damiano Stufara, Enrico Flamini, Orfeo Goracci, Giuliano Granocchia Condividi