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di Daniele Bovi "E' un documento politico molto interessante che è anche una relazione del momento che vive il partito. Un punto di vista fatto da più punti di vista, da chi vede le cose anche in maniera diversa, ma che ha un unico comune denominatore fondamentale: quello dell'adesione al partito". Così Massimiliano Dragoni, segretario del circolo "Guevara" di Spello, anch'egli tra i firmatari del documento dell'area Rifondazione per la Sinistra presentato questa mattina. "Dopo il congresso di Chianciano - dice Dragoni - ho partecipato alla prima riunione dell'area che fa capo a Vendola rimanendo amareggiato. Dopo anni di militanza appassionata avevo sottolineato un pericolo per il partito. Non mi piaceva che non si chiamassero le cose con il loro nome, ossia scissione". Dragoni, ovviamente, aderisce a tutti i punti del "manifesto", tranne uno, il quarto, sul quale puntualizza: "Nella parte finale del punto 4 si dice che aderiamo convintamente all'associazione nazionale 'Per la Sinistra'. Ecco, io aderisco, ma non in maniera convinta. Per me prima di tutto viene la tessera del partito. Io ho la tessera di Rifondazione e questa mi basta. D'accordissimo sono invece sul punto 5, che sostiene che il Pd non deve essere il nostro interlocutore privilegiato. Specialmente dopo quello che è successo con il caso COzzari-Provincia-Udc. Da questo partito ci separano troppe cose. Rifondazione non deve sempre inseguire. Ogni tanto bisogna fermarsi, tenere il punto, e dire la nostra sulle cose che ci stanno a cuore". Buone notizie vengono poi da Spello anche sul fronte del tesseramento: "Pur in un momento così difficile abbiamo registrato delle nuove adesioni, il che ci fa ben sperare. A breve ci saranno le comunali e la gente, compresi i nostri tesserati, sono stufi. Ci chiedono di smetterla di parlare delle mozioni di questa estate e di guardare avanti. Non schiacciamoci da soli". Condividi