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PERUGIA - Pum, Minimetro, nuova organizzazione del trasporto pubblico a Perugia sono temi delicati rispetto ai quali c’è sicuramente molto da riconsiderarare. Da queste novità alcuni utenti Apm ci hanno guadagnato, ma molti ci hanno rimesso, soprattutto quelli (e non sono pochi) che risiedono nella parte del territorio comunale non direttamente interessata dal Minimetrò e che, costretti a spostarsi quotidianamente sui mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro o di studio, lamentano a loro danno un generalizzato peggioramento dei servizi accompagnato, oltre tutto, da un aumento di costi degli stessi. Di queste difficoltà si è fatta interprete una utente residente a Ponte Felcino che ha indirizzato una lettera aperta all’Apm, inviata per conoscenza anche al Comitato pendolari FCU che l’ha fatta conoscere anche a noi. Le cose che vi sono dette non sono di poco conto e sarebbe quanto mai opportuno che l’Amministrazione comunale perugina le prenda in attenta considerazione affinché alle richieste di questi cittadini sia data una pronta e positiva riposta. “Buon giorno, sono una dei tanti pendolari che tutti i giorni sono costretti a viaggiare in autobus che regolarmente arrivano a destinazione in ritardo comportando gravi disagi sia ai lavoratori (costringendoli, quando possono, a dover recuperare ore e ore di permessi o a subire decurtazioni stipendiali) che agli studenti (spesso perdono le coincidenze e, comunque, arrivano tardi a scuola o sono costretti ad uscire prima subendo anche i rimproveri dei docenti: oltre al danno la beffa!). Io con un folto numero di disperati utilizzo i mezzi che transitano per Ponte Felcino diretti a Via XIV Settembre o alla stazione S. Anna (F021, P3 o “trenino del far west”) e ritorno ma, parlando con altri utenti, ho sentito solo analoghe “lamentazioni” da quando è entrato in vigore lo stramaledetto PUM che sta quindi creando disagi a tutti gli utenti. Prima esistevano mezzi che, con orari scaglionati fra le 6.55 e le 7.10, ci permettevano di raggiungere lavoro-scuola agevolmente e di “respirare”, sì di respirare perché il disagio non riguarda soltanto i ritardi di autobus e treni ma anche il modo in cui ci costringete a viaggiare: nei mezzi veniamo “stipati” come bestie da macello. Siamo costretti inoltre a subire anche situazioni veramente paradossali: autobus F021 (che dovrebbe arrivare a P.zza Partigiani alle 7.29, in realtà se va bene ci arriva alle 7.45!), passeggeri incollati l’uno all’altro posizionati al centro del mezzo vicino alla porta centrale dove sta scritto “uscita” (quella a fianco dell’autista è di sola salita), suoni il campanello, il conducente non ti apre e devi attraversare tutto il corridoio a spintoni: chiedi che per favore ti venga aperto e l’autista dice: no, venite avanti, ripeti: apra dietro per favore, non ce la facciamo a venire avanti (intanto si perde tempo e il ritardo aumenta!) alla fine confessa (e questa storia va avanti da almeno 15 giorni!) che la porta non si apre (a volte sì, a volte no), ci chiediamo: se il mezzo presenta dei problemi (meccanici, strutturali, ecc.) dobbiamo segnalarli noi o l’autista a fine corsa? (la seconda, crediamo). E' ora di finirla di elaborare ristrutturazioni a tavolino senza conoscere le vere realtà del territorio; i vecchi autisti in pensione (che dopo 30-40 anni di servizio ben conoscevano strade, tempi di percorrenza, esigenze dell’utenza, ecc.) vi avevano dato la loro gratuita disponibilità per il PUM, o, quantomeno, per informare l’utenza dei cambiamenti, gli avete risposto che non avevate bisogno di loro perché ci pensavano “gli ingegneri di Bologna” e che avreste distribuito i libretti con gli orari (ma li avete visti bene? Oltre alla lente d’ingradimento per capirli è necessaria una giornata di studio, alcuni non sono stati aggiornati, ecc.): avete sbagliato! Salite insieme a questi cervelloni (costati chissà quanto alla collettività) sulle vostre nuove “creature”, ascoltate le esigenze degli utenti, cercate di risistemare qualcosa: siamo veramente stanchi ! Non vogliamo più pagare per i disagi creati dal PUM e di sentirci dire che la nuova viabilità è finalizzata all'uso del nuovo servizio offerto dal mini-metro' !! Questo a noi che abitiamo dalla parte opposta della città ha portato solo danni. Non ci serve l’abbonamento raddoppiato con il commento: ma con questo potete prendere anche il mini-metro’! Se volevamo fare un giro sul “bruco-mela” potevamo pagare uno sporadico biglietto invece ci avete costretto a pagare di piu’ (chi usufruiva del treno o degli autobus F021 pagava 21 euro mensili, adesso ne deve pagare il doppio non utilizzando il 2 al prezzo di uno!!!). E’ vero che i danni fatti sono enormi ma, con qualche piccolo accorgimento, potreste darci un po’ di sollievo: ad esempio alle corse degli orari di punta assegnate la macchina piu’ grande (l’F021 di cui sopra puo’ contenere 47 posti: datecelo da 53!), vigilate sulla puntualità delle partenze sperando di limitare o eliminare i ritardi, ripristinate una corsa alle 7-7.05: è così difficile? In attesa di un cortese urgente riscontro, distinti saluti Ponte Felcino, 14.11.2008” Condividi