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PERUGIA - Ancora non ci siamo, Sindacati e Comune di Perugia hanno cominciato a confrontarsi riguardo alla necessità di prevedere misure per ridurre il carico fiscale che grava troppo pesantemente soprattutto sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, ma le risposte fornite dai rappresentanti dell’amministrazione comunale (il vice sindaco Arcudi e l’assessore al bilancio Guasticchi) non sono giudicate soddisfacenti. Questo è il pensiero del segretario della Camera del Lavoro, Mario Bravi, che così riassume lo stato delle cose: “Dal Comune pretendiamo un netto cambiamento di rotta rispetto allo scorso anno, ma finora abbiano avuto solo segnali molto deboli”. Per cui Bravi torna a ribadire l'esigenza di avviare una contrattazione “vera, senza pregiudiziali da una parte e dall'altra che porti però a risultati concreti”. “L'accordo che a fatica abbiamo siglato lo scorso anno con l'amministrazione – prosegue il segretario generale della Cgil di Perugia - diceva con chiarezza che il bilancio 2007 era un bilancio straordinario e non ripetibile. Ora dunque servono segnali di discontinuità chiari, e non basta dire che la Tia (tariffa igiene ambientale) resterà invariata”. Troppo poco, si può e si deve fare di più. Cosa e come Bravi ce lo spiega così. ”Le ipotesi di intervento avanzate da Cgil, Cisl e Uil sono molteplici: si può intervenire sull'Ici, con un'ulteriore riduzione rispetto a quella già applicata dal Governo a livello nazionale, in modo che la stragrande maggioranza dei perugini sia esentata da questa tassa sulla prima casa; poi si può e si deve intervenire sull'Irpef, o con un abbassamento dell'aliquota, salita lo scorso anno allo 0,7 per mille, oppure con un innalzamento della fascia di esenzione a 13-14mila euro”. “Magari – aggiunge Bravi - accompagnando l'intervento con meccanismi di differenziazione del prelievo che favoriscano lavoratori dipendenti e pensionati, categorie che contribuiscono sempre fino all'ultimo centesimo”. In ogni caso, essenziale per il sindacato, al fine di capire quali e quanti interventi sarà effettivamente possibile realizzare, è avere la disponibilità di dati precisi sull'entità delle risorse recuperate dall'evasione. Infine, il sindacato chiede di affrontare di petto il grande problema degli affitti in nero, piaga sempre più dolorosa per Perugia. Il prossimo incontro, quello che dovrebbe segnare il reale avvio della concertazione, è in programma per il 22 gennaio. Intanto, entro la fine mese Cgil, Cisl e Uil contano di dar vita ad un attivo cittadino per allargare il più possibile la partecipazione alle scelte che il sindacato dovrà prendere a fronte del comportamento tenuto dall'amministrazione e c’è da giurarci che questa volta non si faranno sconti a nessuno. Condividi