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ASSISI - "In riferimento alle dichiarazioni uscite sulla stampa in questi giorni in merito alla Scuola per ciechi pluriminorati di Assisi, ci sembra opportuno precisare che le cose o sono giuste o non lo sono, aldilà di chi le pontifica; non funziona se tutto ciò che il PD dice è sempre la cosa più giusta". Questo quanto scrivono in una nota congiunta Franco Di Lascia e Franco Cesario, rispettivamente segretario Circolo PRC Assisi e responsabile per l'organizzazione dello stesso partito. I due esponendi di Rifondazione Comunista srcivono anche "La scuola per ciechi è una realtà particolare e molto importante e pensiamo che il mantenimento della sua autonomia sia fondamentale per la sua esistenza. Gli impegni presi dalla Provincia di Perugia e in particolare dall’Assessore Granocchia per l’autonomia della Scuola vanno in questa direzione, e se per una volta anche il Comune di Assisi converge sulla stessa posizione, non significa che la proposta sia inaccettabile". "Resta, ovviamente - proseguono-, il giudizio pessimo che come Partito della Rifondazione Comunista nutriamo per questa amministrazione comunale che appare leggera, avventurosa e che non considera le necessità della povera gente, e che addirittura le rende più difficili con prese di posizione che rasentano l’indicibile: direttiva mendicanti, costruzioni e cementificazione (Puc) selvagge, decisioni che vanno incontro solamente a chi già ha e non rivolge mai né lo sguardo né l’attenzione alle questioni sociali, alle necessità più pressanti di chi ha bisogno e che si assume meriti di operazione portate avanti da altri enti locali, vedi la risoluzione del problema della frana di Torgiovannetto". "Quindi, come PRC di Assisi ci sentiamo di sostenere con convinzione la posizione assunta per la Provincia di Perugia dall’Assessore Granocchia". "Il nostro lavoro come Partito della solidarietà e contro le ingiustizie - concludono Di Lascia e Cesario - ci vedrà in campo sabato 22 e domenica 23 novembre, rispettivamente nelle piazze di S.M.Angeli e di Assisi per la raccolta delle firme per abolire il Lodo Alfano che in un clima di accelerazione delle pene per un famigerato ordine, assicura, invece, l’impunità alle più alte cariche dello Stato. Invitiamo tutti coloro che sono interessati a venire ad apporre la propria firma per questa battaglia di civiltà, giustizia e democrazia". Condividi