berlusca.jpg
Sfogliando l’odierno numero di “Repubblica”, non può passare inosservata la pagina dedicata all’intervista al Presidente del Consiglio redatta da Claudio Tito. Come sempre dalle risposte e dalle affermazioni di Berlusconi emerge quel senso di superiorità e sufficienza con i quali il premier liquida molte questioni, soprattutto quando si parla di opposizione e dissenso. Indubbiamente risulta comunque affinata la sua capacità ad usare, o meglio sfruttare i media per costruire una sua immagine pubblica “piaciona” e bonaria che contrasta nettamente con il reale Berlusconi; l’intervista ha avuto luogo in negozietto che vende bigiotteria e ninnoli vari di scarso valore nei pressi di Palazzo Grazioli: Silvietto nostro dice al giornalista che si è fermato lì per acquistare un po’ di quei ninnoli da donare alle scolaresche che vanno a visitarlo a Palazzo Chigi. Nel bel mezzo dell’intervista, parlando di Lula e del ruolo del Brasile trova il modo di infilare, tra le dichiarazioni il fatto che ha finanziato la costruzione di un ospedale in Amazzonia intitolato al padre…”Nessuno lo sa che ho fatto questa cosa… prima i bambini venivano operati sopra un lenzuolo sul cofano delle jeep”. Eccolo, il premier piacione, che fa regali e beneficenza, in segreto ma trovando il modo di far trapelare la notizia. Poi però viene fuori il Mr Hyde, quando dice che Obama deve imprimere subito una svolta, “come ho fatto io a Napoli e quasi sull’Alitalia” o come quando afferma che sta portando avanti un’opera di mediazione per la crisi missilistica e che “ e Obama è il primo a sapere che nessuno come me può aiutarlo”. Ovviamente non mancano le frecciate alla sinistra, che non capisce la realtà dei problemi italiani, come quando alimenta la crisi dell’Alitalia. Il fatto che poi il centro sinistra abbia vinto le elezioni in Trentino viene attribuito da Berlusconi al fatto che lui stesso non si è impegnato per quella campagna elettorale, ma promette che per l’Abruzzo sarà una musica diversa. Profondo l’attacco alla satira e soprattutto alla televisione, responsabile, secondo lui di prenderlo giornalmente per il culo (!)… “Questa abitudine sta diventando insopportabile.Deve finire”. Eccolo, il Berlusconi intollerante e autoritario, il deus ex machina dei problemi italiani e mondiali, quello sempre pronto a scherzare, ma sul quale non si può fare satira, quello che dice tutto e il contrario di tutto, e quando passa i limiti, preda dei suoi deliri di onnipotenza, è costretto a dire che una nazione intera l’ha frainteso. Si può dire tutto, ma in effetti Berlusconi è un fenomeno, un pericoloso fenomeno. Da baraccone. Condividi