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PERUGIA - Il disegno di legge regionale sulle acque minerali, sul quale si e' avviata la discussione, ''non tiene nella dovuta considerazione la condizione e le esigenze dei proprietari dei terreni, interessati dalle attivita' di ricerca e concessione delle acque minerali'', secondo la Coldiretti dell'Umbria. Per questo motivo la Coldiretti - e' detto in una sua nota - ha richiesto che venga previsto e regolamentato nel disegno di legge, ''un coinvolgimento piu' ampio di tali soggetti, cosi' da consentire loro, una volta informati, di manifestare la propria posizione e presentare eventualmente osservazioni''. ''Occorre, con un ampio spirito concertativo e con i dovuti accorgimenti - sostiene Coldiretti - cercare di conciliare il piu' possibile il legittimo diritto di proprieta' dei titolari delle aziende agricole e dei possessori dei fondi, con le esigenze, altrettanto giuste e legittime, di sfruttamento delle acque minerali previste nelle aree della regione interessate''. Condividi