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ROMA - Si' alla proroga fino al 2013 del regime di disaccoppiamento parziale in Italia. Anche l'Unima (Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola), in linea con le posizioni espresse dai tabacchicoltori italiani, esprime in una nota parere favorevole alla proroga del disaccoppiamento per la tabacchicoltura, in vista dell'incontro, previsto a Verona per il 4 novembre, tra gli otto ministri dell'agricoltura di Italia, Grecia, Spagna, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Francia, e in attesa del decisivo Consiglio dei ministri agricoli in programma a Bruxelles del 17 e 18 novembre. Ottenere la proroga del disaccoppiamento parziale fino al 2013, continua Unima in base a quanto emerso nella recente edizione di Agritab, ''e' obiettivo comune di tutti gli attori della filiera, nonche' condizione necessaria per la sopravvivenza di un settore attualmente schiacciato tra il cambiamento strutturale e un aumento dei costi non bilanciato dalla remunerativita' dei prezzi''. Notevole sensibilita' al tema e' stata dimostrata da tutte le istituzioni interessate a definire ''tutte le iniziative valide per ottenere la proroga fino al 2013''. Di nicchia, ma sensibile e' la partecipazione alla filiera delle imprese agromeccaniche: in Umbria, in particolare, le imprese agromeccaniche intervengono nel 35% delle attivita' di preparazione del terreno, nel 60% di quelle di semina delle colture intercalari, nel 70/80% dei trattamenti alle colture e nel 15% della raccolta. E nell'ambito del processo colturale il ricorso alle imprese agromeccaniche ha mostrato nel corso degli ultimi anni un trend di costante crescita, con punte di incremento a due cifre nei trattamenti di irrorazione. Condividi