TRAFFICO ARMI.jpg
GINEVRA- La Procura di Perugia ha ottenuto assistenza giudiziaria dalla Svizzera in un'inchiesta su un presunto traffico illecito d'armi con la Libia. Il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona - riferisce oggi l'agenzia di stampa svizzera Ats - ha infatti respinto il ricorso presentato da una societa' sospettata di aver depositato in una banca ginevrina somme di denaro scaturite da tale attivita' illegale. I giudici italiani sospettano diverse persone di traffico d'armi, associazione a delinquere e corruzione. I sospetti avrebbero tentato di corrompere funzionari libici per vendere illegalmente alla Libia 500.000 mitragliatori cinesi del tipo Kalashnikov e 10 milioni di munizioni per un ammontare di 64 milioni di dollari. Condividi