raffaelli.jpg
TERNI - ''L'universita' ternana cresce ma le politiche dei Governi, decreto Mussi prima e provvedimenti Gelmini-Tremonti ora, la soffocano'': lo ha detto il sindaco di Terni e presidente del Consorzio universitario, Paolo Raffaelli, esprimendo ''vivissima preoccupazione per il polo didattico-scientifico ternano, malgrado i dati positivi delle iscrizioni che hanno visto quest'anno le matricole salire da 813 a 850, con un incremento di circa il 4 per cento, mentre il complesso dell'ateneo perugino ha fatto registrare un calo degli iscritti al primo anno di quasi il 4 per cento''. Intervenendo oggi alla riunione del consiglio del polo universitario, Raffaelli ha ribadito che ''l'incremento degli immatricolati rappresenta un segnale positivo che dice che in termini di attrattivita' il polo didattico-scientifico di Terni e' positivamente in controtendenza: e' ripartito con 28 iscritti, dopo tre anni di stasi, il corso di laurea in mediazione linguistica, fa il pieno del numero chiuso medicina e crescono vistosamente gli iscritti di ingegneria energetica e ingegneria gestionale, economia delle imprese e la laurea specialistica in gestione dell'innovazione, scienze sociali della comunicazione interculturale.Riscontrano cioe' un successo forte i settori piu' marcatamente innovativi, in pari tempo pero' le linee del Ministero dell'Universita', che costringono a tagli oscillanti tra il 20 e il 30% a regime l'Ateneo umbro come gli altri Atenei italiani, rischiano di rendere vano questo sforzo sinergico delle istituzioni e della comunita' ternana che si e' concretizzato, da ultimo, nello stanziamento di circa 800.000 euro per sostenere la ricerca universitaria a Terni con la messa a contratto di 24 ricercatori''. Condividi