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PERUGIA - Tutti e tre responsabili come sostengono i pm? Oppure a uccidere Meredith Kercher sono stati solo Amanda Knox e Raffaele Sollecito, secondo la ricostruzione di RudyGuede? O ancora la giovane inglese venne assassinata in un ''furto finito male'' con le tracce che portano allo stesso ivoriano, come ipotizzano i legali del giovane pugliese? O ancora, Mez fu vittima di un unico aggressore robusto ma senza nome, come sostenuto dalla difesa della giovane di Seattle? Sono questi gli interrogativi che e' chiamato a sciogliere nei prossimi giorni il gup di Perugia Paolo Micheli. Dopo le repliche in programma da domani il giudice, nella mattinata di martedi',se i tempi verranno rispettati, si ritirera' in camera di consiglio per uscirne in serata. Dovra' decidere se condannare, all'ergastolo, come hanno chiesto i pubblici ministeri, o assolvere Rudy Guede processato con il rito abbreviato, nonche' se rinviare a giudizio, in base alla richiesta della pubblica accusa, Raffaele Sollecito e Amanda Knox o emettere nei loro confronti sentenza di non luogo a procedere, come da richiesta delle loro difese, che hanno seguito la normale udienza preliminare. Il giudice comunichera' la sua decisione in un'aula nella quale ci saranno anche i familiari della Kercher, costituiti parte civile e che domani giungeranno appositamente dall'Inghilterra a Perugia. ''Per chiedere verita' e giustizia'', come hanno spiegato i loro legali Francesco Maresca e Serena Perna. Secondo i pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi Mez venne uccisa all'eta' di 21 anni nella casa di via della Pergola, presa in affitto insieme alla Knox e a due coinquiline italiane, per sfuggire a un ''gioco erotico violento'' nel quale la volevano coinvolgere gli imputati. Un delitto avvenuto la sera del primo novembre e legato alle suggestioni di Halloween e all'uso di droga. Meredith, in ginocchio, venne afferrata alle braccia - ritengono i pm - da Sollecito e Guede, con quest'ultimo che cerco' anche di violentarla, mentre Amanda, davanti a lei, la colpi' alla gola con un coltello dopo averla punzecchiata. Per la difesa della Knox l'omicidio fu opera invece di un unico aggressore, robusto, che immobilizzo' la vittima in posizione supina per poi soffocarla e quindi ''giustiziandola con un colpo di coltello''. Gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova hanno spiegato che non spetta a loro dire chi sia stato l'aggressore ma hanno rilevato la presenza nella casa del delitto di 14 tracce non attribuite. La difesa di Sollecito - Giulia Buongiorno, Luca Maori e Marco Brusco - ha invece ipotizzato che Meredith venne uccisa nel corso di un tentativo di furto finito male, dopo avere sorpreso in casa un ladro che entro' da un finestra. Condividi