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PERUGIA – La dispersione scolastica è l’oggetto di uno studio sperimentale voluto dalla Provincia di Perugia per conoscere e combattere questo fenomeno. Oggi durante il seminario “Sviluppo della consapevolezza delle scelte. Un modello innovativo di orientamento per la prevenzione della dispersione scolastica nella Provincia di Perugia” sono stati presentati i dati dello studio, promosso dalla Provincia di Perugia, Assessorato al Lavoro, Formazione e Istruzione, e dalla Fondazione IARD (ente no profit specializzato in ricerche ed interventi culturali, sociali, educativi e formativi nell’ambito scolastico e giovanile), in collaborazione con l’USR per l’Umbria. “Questo progetto sperimentale sulla dispersione scolastica – ha spiegato Giuliano Granocchia Assessore alla formazione della Provincia di Perugia - si è rilevato molto importante anche se ha presentato dei punti di debolezza che insieme a voi cercheremo di migliorare. Intanto vi comunico che la Provincia di Perugia ha deciso di mettere a disposizione anche per il futuro risorse per continuare a studiare la dispersione scolastica in maniera costante e non più sperimentale. Riassumendo quanto emerso dallo studio si può affermare che in Umbria è soddisfacente il livello di qualità dell’Istruzione e che la nostra regione è molto virtuosa nel campo della qualità dei servizi legati all’istruzione. La Dispersione scolastica in Umbria si attesta a livelli bassi ma è compito della istituzione pubblica farsi carico della situazione dove si evidenzia anche il più piccolo disagio sociale e culturale”. L’obiettivo del progetto è quello rilevare i comportamenti di disagio cercando di fornire percorsi di orientamento rispondenti al fabbisogno individuale mirato alla prevenzione dei fenomeni dispersione scolastica. Nell’anno scolastico 2007/2008 è stato attivato sul territorio della Provincia di Perugia un ampio lavoro di ricerca su un campione di 8.580 studenti delle classi 1° e 3° delle scuole superiori (su un totale di 11.764), con la collaborazione dei rappresentanti delle Istituzioni scolastiche e delle famiglie. Sono stati individuati alcuni indici di misurazione dell’entità e delle caratteristiche del “rischio di dispersione scolastica”: la prefigurazione futura del percorso scolastico, l’autovalutazione della soddisfazione scolastica, la percezione del rendimento scolastico, l’autorappresentazione di “Sé” come studente, la presenza di atteggiamenti trasgressivi. Con l’obiettivo d’individuare le ragioni ed i soggetti a rischio di dispersione, è stato ritenuto necessario evidenziare l’influenza esercitata da alcune tipologie fondamentali di variabili riferite agli aspetti individuali - o fattori endogeni - (autostima, autoefficacia, motivazione), cui sono state affiancate le variabili riferite agli aspetti esogeni, quali le dinamiche relazionali (con la famiglia, con i compagni di scuola, con i docenti, con altri adulti significativi) e le variabili di carattere socio-anagrafico, quali la percezione della ricchezza familiare, il livello di istruzione dei genitori, l’appartenenza ad una minoranza, le eventuali esperienze lavorative svolte, le attività exstrascolastiche esperite. A seguito della rilevazione condotta sono stati tracciati tre profili differenti di soggetti: quello dello studente “non a rischio”, che nell’anno a venire si prefigura un futuro nel sistema scuola; quello dello studente “a rischio di abbandono” che non riesce a trovare motivazioni nell’attuale percorso di studi: quest’ultimo costituisce l’area più a rischio dispersione, che equivale ad una percentuale pari al 3,8% dell’intero campione; infine quello dello studente a “rischio di dispersione sommersa” pari al 9,7% del totale della popolazione indagata. Quest’ultimi si caratterizzano per livelli mediocri di motivazione per impegnarsi entro un progetto di carattere scolastico, non utilizzando le risorse personali entro il contesto scuola – società: eppure, si tratta di giovani che, se sapientemente orientati e supportati nella loro motivazione, potrebbero efficacemente trovare nuovi significati nell’esperienza scolastica, restituendo valore e dignità al proprio percorso formativo. In rappresentanza del USR l’Ispettore Bori Amilcare ha affermato “Portare il livello di dispersione scolastica sotto il 10% entro il 2010 questo è l’obiettivo Europeo e l’Umbria l’ha già raggiunto. Il momento in cui si ha più dispersione scolastica è nel passaggio dalle scuole medie alle superiori, spesso le scelte sbagliate e la carenza di un buon orientamento portando i ragazzi a sbagliare percorso. Credo che questo progetto sia importante e meritevole e che possa portare ad una azione mirata utile alla diminuzione della dispersione”. Condividi