di Simone Cumbo

 

Non nascondo di essere stato tentato di partecipare alle Primarie del Centrosinistra per l'indicazione del candidato Premier in programma domenica 25 Novembre.
Che il PD necessiti di una «rottamazione» di personale politico e di burocrazia è fuori di dubbio; è vero la parola «rottamazione» non è molto elegante e rischia di sfociare nel qualunquismo dove la sola parola Politica e Partito sfocia in violente reazione da parte dei cittadini, ma è pienamente condivisibile il disgusto verso pratiche consociative e di malaffare, in cui versa la politica italiana.  Per troppo tempo anche nel centro-sinistra  si è adagiato su pratiche spartitorie e lottizzatorie che hanno squalificato tutto e tutti mettendo nel calderone di «ladri e lestofanti», anche chi non meritava e non merita...

Ecco la necessità di  una svolta profonda ed innovativa anche dentro al PD e nello schieramento «progressista».

 

Mi sono quindi apprestato a leggere la Carta di Intenti che va sottoscritta per partecipare alle Primarie; una enunciazione banale e ovvia di punti di programma che più generici non si può!

Prendiamo il tema dei diritti civili che tanto ha fatto discutere.
Nella Carta si legge, «in particolare, noi ci sentiamo al fianco della lotta di popoli interi per la difesa dei diritti umani, a iniziare da quelli delle donne.Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico". Bene, concordiamo, ma se nemmeno i Governi  Prodi, D'Alema  ed in ultimo Monti le hanno nemmeno timidamente abbozzate, come sarà possibile approvarle vista la futura alleanza con l'UDC?
Come spiega Rocco Buttiglione, "in linea di principio pensiamo che sia bene tenere strettamente separate queste questioni da quelle di governo. Noi siamo favorevoli al riconoscimento dei diritti individuali, ma  siamo chiaramente contrari al matrimonio tra omosessuali che tra l'altro non è permesso dalla Costituzione. Esiste però uno spazio intermedio, coperto dagli articoli 2 e 3 della Carta: ovvero quello che prevede la possibilità di dare vita a delle libere associazioni che meritano una loro tutela. Ma anche su questo punto dobbiamo muoverci con molta cautela perché in altri Paesi si è cominciato così e si è arrivati a costituire associazioni che sono diventate praticamente uguali al matrimonio solo che non vengono chiamati così"

 

Così parla il nuovo alleato di Vendola, Bersani e Renzi, ovvero la tanta vituperata UDC!

Si è negato in ogni modo un accordo con Casini e Buttiglione ma la Carta di Intenti è chiara su questo, «i progressisti si impegnano a promuovere un accordo di legislatura con il centro liberale» che altro non è che l'UDC!
Carta di Intenti che ogni candidato alle Primarie ha sottoscritto...

 

Ma nel continuare a leggerla si nota l'assenza di ogni accenno alla politica internazionale; sul conflitto in corso in Medioriente la posizione sarà quella del Governo attuale di pieno sostegno a Israele? E sul tema delle guerre in corso; Iraq, Afghanistan ed in generale sul riarmo delle Forze Armate (F35 ma non solo...) ?

Monti sarà una risorsa come dice in coro tutto il PD e l'UDC? Magari Ministro dell'Economia?

 

Non è dato saperlo, come non è dato sapere se la recente sterzata del Governo Monti verso le Grandi Opere (http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/11/grandi-opere-monti-favori...) è condivisa o meno dagli sfidanti...

Molto meglio parlare di «sviluppo sostenibile per noi vuol dire valorizzare la carta più importante che possiamo giocare nella globalizzazione, quella del saper fare italiano. Se una chance abbiamo, è quella di una Italia che sappia fare l’Italia».

 

Così si mette tutti d'accordo...

Condividi