L'editoriale di Gian Filippo Della Croce - Il Tuffatore
di Gian Filippo Della Croce
PERUGIA - Il tuffatore è un celebre simbolo della iconografia greca ed etrusca e rappresenta il salto nel vuoto, nell’ignoto, quello che ognuno di noi si trova davanti nel momento della sua dipartita. Viene rappresentato, negli affreschi tombali, come un uomo che da un piedistallo si lancia con un vero e proprio tuffo in uno spazio assolutamente vuoto, di solito colorato in blu, un mare, un oceano immenso e sconosciuto. Lo evochiamo parlando di giovani e di studio, in particolare di università, quel traguardo al quale tutti i giovani che lo desiderano guardano con entusiasmo e che poi una volta raggiunto non ti offre altro che un salto nel vuoto. Questa è la condizione oggi nella quale si trovano la maggior parte dei laureati in Italia, un paese che non spreca soltanto risorse finanziarie ma anche risorse generazionali e intellettuali, risorse “energetiche” per un paese che intende muoversi sulla strada della crescita economica e dello sviluppo sociale, obiettivi che normalmente dovrebbero far parte del bagaglio di qualsiasi governo normale.
Ma in Italia abbiamo avuto negli ultimi venti anni un governo normale? A confermare questa anormalità sta contribuendo da par suo anche il nuovo “governo tecnico”, l’ultima invenzione di una stagione politica da dimenticare ma che purtroppo lascerà un segno profondo nella nostra storia . Dicevamo “risorse energetiche”, ma soprattutto risorse non rinnovabili, perché se non utilizzate nel modo e nel momento giusto si perdono inesorabilmente, ed è una perdita che comporta un costo altissimo sociale ed economico per tutto il paese, i dati ci dicono che neanche la metà dei laureati italiani trova un posto di lavoro fisso e il tasso di disoccupazione dei laureati è ormai al 20%. Ebbene di fronte a questa devastante realtà, il “nuovo” governo tecnico non sa fare altro che dell’ironia, che diventa addirittura offensiva quando si trattano giovani studiosi, capaci, pieni di energia e di speranze, il nostro futuro, come “bamboccioni”, “sfigati”, “fannulloni” eccetera… umiliando intere generazioni che hanno creduto e credono ancora nel valore dello studio.
E tale comportamento risulta ancor più offensivo e intollerabile se proviene da un governo di “professori”. Cioè proprio da coloro che avrebbero dovuto nella loro “brillante” carriera provvedere a che tutto ciò non accadesse mai e poi mai, anche per rispetto del loro lavoro. Invece si fa dell’ironia, si parla di una “assurda” voglia di posto fisso ( che il premier giudica addirittura monotono), probabilmente per addossare incredibilmente proprio a loro, ai giovani che li hanno seguiti e creduti, la responsabilità del disastro delle nostre università e del valore pratico dei titoli che rilasciano, responsabilità che invece è anche pesantemente loro, che non a torto vengono definiti una delle caste che soffocano questo paese.
Oggi una università come quella di Perugia, non riesce neanche più a garantire la copertura delle borse di studio, soltanto il 20% degli studenti meritevoli può sperare di riceverne una e questo provoca un crollo del numero degli studenti fuori sede, che difficilmente riescono a mantenersi agli studi senza poter contare sulle borse, in crisi anche l’offerta didattica e quella di servizi. Nella nostra università sono in caduta quasi libera le iscrizioni alle facoltà cosiddette umanistiche, resistono ancora anche se con sempre maggiore difficoltà quelle scientifiche, ma fino a quando? Fino a quando dei giovani volenterosi saranno in grado di affrontare il salto nel vuoto? Perchè l’immagine del tuffo nel vuoto è al momento attuale quella più consona alla condizione di chi finalmente in possesso di una laurea intende entrare a far parte di una società che dovrebbe accoglierlo a braccia aperte e che invece non solo gli chiude le porte in faccia ma lo prende anche in giro.

Recent comments
5 anni 8 weeks ago
5 anni 13 weeks ago
5 anni 14 weeks ago
5 anni 14 weeks ago
5 anni 14 weeks ago
5 anni 14 weeks ago
5 anni 15 weeks ago
5 anni 15 weeks ago
5 anni 15 weeks ago
5 anni 15 weeks ago