PERUGIA - In politica gli amici contano, così come i nemici , individuare gli amici e i nemici è importante per un politico, che dovrà considerare anche che spesso degli amici possono diventare nemici e viceversa. Quindi ogni tanto è bene che egli faccia la “conta” per capire se il bilancio sia a favore degli amici o dei nemici, in entrambi i casi dovrà trarne le conclusioni più opportune . Quanti amici e quanti nemici ha la presidente Marini? Difficile a dirlo in assenza di una “conta” che la governatrice sarebbe bene che facesse al più presto onde rendersi conto degli umori che la circondano in una fase politica come l’attuale, nella quale coraggiosamente si sta impegnando per realizzare una nuova cultura di governo, che tagli apparati inutili e costosi, riorganizzi le capacità operative della Regione, renda più efficiente la burocrazia.

Una necessità e una sfida nello stesso tempo, in quanto per realizzare ciò che la governatrice ha in mente è ineludibile un confronto non facile sia con le spinte innovatrici che con quelle conservatrici che attraversano la maggioranza che governa la nostra regione, il suo partito di appartenenza e il tessuto socio-economico dell’Umbria. La “conta” si rende vieppiù necessaria dal momento che si assiste a profusioni di amicizia inedite e inaspettate, anche accompagnate da “consigli amichevoli” del tipo “ si guardi dai suoi amici…” oppure “è fra i suoi amici e alleati che incontrerà le maggiori resistenze….” o anche “ quello che dice è condivisibile, ma glielo faranno fare ?…” e via così.

E’ vero che vale sempre l’antico proverbio “dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io”. Ovviamente saremmo ben lieti di segnalare un interesse bipartisan per i progetti riformatori della presidente, ma gli apprezzamenti che vengono da diverse parti andrebbero ben analizzati prima di iscriverli alla lista di quelli amichevoli e di quelli finti amichevoli che nascondono dietro l’apparente buonismo la loro coda velenosa. Sì perché alcuni “incoraggiamenti” giunti alla presidente possono nascondere questo tipo di insidia: “ vada avanti, così andrà a sbattere contro il muro della conservazione ben presente nel suo partito..” oppure “vada avanti, in modo da scontentare i suoi alleati a sinistra…”

Insomma molti amici dell’ultima ora covano in cuor loro la speranza che i loro incoraggiamenti siano propedeutici alla creazione di consistenti difficoltà, che bloccando l’iniziativa presidenziale possano consentire agli stessi amici o presunti tali di rilanciare la loro iniziativa politica ovviamente ostile. Certo per fare fino in fondo le riforme c’è bisogno di collaborazione e condivisione, al di là dei numeri disponibili in consiglio regionale, c’è bisogno che la politica sia convinta che esse debbano essere portate a compimento e non soltanto annunciate e soprattutto che siano convinti i cittadini elettori che dovranno giudicare i benefici che da esse deriveranno. A tale proposito vorremmo segnalare alla presidente , la quale giudicherà poi se iscriverci alla lista degli amici o meno, qualche incongruenza sul cammino delle riforme, laddove nel caso di un ente ritenuto inutile e costoso e quindi recentemente soppresso nel contesto riformatore, l’ex presidente del suddetto ente in una nuova veste giuridica, continua a risiedere in quelli che avrebbero dovuto essere i suoi ex uffici disponendo del personale dell’ente, autisti e prestigiose macchine di rappresentanza compresi.

Gian Filippo Della Croce

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