di Fabio Sebastiani

PERUGIA - Man mano che si avvicina la data delle elezioni in Grecia Syriza, la coalizione della sinistra radicale anti-memorandum (contro il piano di austerità di Ue, Fmi e Bce), consolida la sua leadership. Il partito di Tsipras è in crescita al 30% delle intenzioni di voto, secondo un ultimo sondaggio, contro il 28% del precedente. Il partito conservatore Nea Dimocratia, favorevole al memorandum, è attorno al 26%, rispetto al 24 delle ultime rilevazioni. Il partito socialista Pasok è al 15,5%.

Intanto continuano le pressioni internazionali sul popolo greco perché scelga la stabilità. Ogni tanto c'è qualche voce meno catastrofista, però. In una intervista a Bloomberg Dawn Holland, professore senior presso il National Institute of Economic and Social Reserch di Londra, afferma che il governo ellenico dovrebbe essere in grado di rispondere in modo efficace all'uscita dall'Euro tentando soprattutto di impedire ai cittadini di farsi prendere dal panico e ritirare tutti i loro risparmi dalle banche: "L'uscita dell'euro dovrebbe avvenire in modo molto veloce, visto che la fuga di capitali è già in corso", ha detto.

La situazione sociale è drammatica: ad Atene 13.000 persone sono senza fissa dimora. I dati, dell'Ong greca Praksis e diffusi dal quotidiano Kathimerini dicono che, di esse, 1.500 dormono per strada e le altre 11.500 - in gran parte immigrati senza documenti - vivono in edifici occupati. Fino a 20 persone sono ammassate in appartamenti fatiscenti nel centro della capitale greca. E tra chi trova rifugio per la notte sotto i cartoni - ha dichiarato all'Afp il presidente di Praksis, Tzanetos Antypas, - ci sono tossicodipendenti lasciati soli dalla chiusura, per mancanza di fondi, dei centri di disintossicazione, ma anche molti disoccupati.E c'è chi parla di 25.000 senza casa 

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