Positivo riscontro ha avuto, il 28 gennaio 2016, presso la sala consiliare del Comune di Terni, la tavola rotonda sul tema "Come contribuire a rilanciare una Sinistra unita ...". Alla nutrita presenza di cittadini, si è rivolto per primo l’on. Mario Andrea Bartolini, in rappresentanza dell’Associazione “E. Berlinguer”, sottolineando che “Non bisogna limitarsi a dire che le cose non vanno. In questo momento c'è bisogno di proposte ed iniziative politiche per rilanciare la  Sinistra, di fare di Terni e dell'Umbria un laboratorio di interesse nazionale finalizzato al rilancio della sinistra”.

Si è poi posto il problema del ruolo che la Sinistra è chiamata a svolgere nella realtà politica italiana ed europea, chiedendosi se c’è ancora bisogno di Sinistra. Il relatore ha messo in risalto le preoccupazioni per i pericoli di una deriva dell’Italia a destra, così come emerge da consultazioni in Europa. L’invito a ricompattare il popolo della Sinistra sotto una linea unitaria e stare nel Centro-Sinistra è, secondo l’on. Bartolini una strategia irrinunciabile per difendere libertà e diritti di chi lavora.

Occorre tracciare una linea progettuale dove ci sia spazio per tutte le forze di sinistra. Un programma chiaro e comprensibile capace di alimentare i grandi temi della democrazia, della pace, della convivenza civile, della giustizia sociale, dell’ambiente, del lavoro e dell'occupazione. Ha ripercorso le tragiche conseguenze che la nostra città ha patito a seguito  della crisi economica ed occupazionale nei settori dell’edilizia, della chimica e della siderurgia con una perdita di circa 4000 posti di lavoro, senza contare il Commercio e le attività di servizio.

Ha espresso l'idea che costituire i Comitati umbri per dar vita alla costituzione della Sinistra, non basta. Occorre discutere sui contenuti, ascoltando ciò che pensa  la gente del nostro territorio e portare avanti, per offrire un contributo fattivo dell'Umbria all'avvio del processo unitario che si svolgerà a Roma il 19, 20 e 21 febbraio. Ha esortato a ricorrere all’entusiasmo, alla passione, speranza e determinazione chi viene chiamato a far parte del comitato.

Ha rivolto un pensiero ai delusi, agli scettici della politica, a quanti non sono più andati a votare o che hanno votato scheda bianca o nulla, perché diventino protagonisti del cambiamento.  Anche Mario Bravi, succeduto a Bartolini, ha richiamato l’attenzione sulla costituzione di una  Sinistra focalizzata sui problemi del mondo del lavoro in un momento in cui la presenza del precariato è sempre più forte.

Un partito della sinistra che dovrà farsi carico del nuovo sviluppo a seguito della crisi economica da cui non siamo usciti,  per dare risposte e indicazioni valide  a quanti ne hanno subite le conseguenze. "Costruire una Sinistra che rappresenti il lavoro ". Nella nostra regione vi sono 40 mila disoccupati, 23 mila scoraggiati, 12 mila cassintegrati, è del tutto ovvio che bisogna mettere da parte gli ottimismi per costruire interventi seri che ridiano dignità al lavoro.

 
Ha espresso serie riserve per il mercato del lavoro e per l'utilizzo del buono del lavoro o voucher, nato per regolarizzare il sommerso, ma che, a suo avviso, si è diffuso nell’edilizia, nell’agricoltura, nella ristorazione e nel commercio contribuendo a coprire abusi di orario di lavoro e un utilizzo improprio della prestazione d’opera.

E' sempre più diffusa la pratica secondo la quale l'imprenditore compra un voucher e lo timbra solo quando vede arrivare un ispezione sul luogo di lavoro.

Vinti Stefano ha tenuto a ricordare che "Quello che è esistito non è più ...". L'idea di lotta di classe e il movimento operaio sono le sconfitte del '900, ha esordito rivolto ai presenti.

Oggi bisogna fare i conti con un capitalismo globale e finanziario dove le Costituzioni dei vari Stati sono azzerate. Il capitalismo non ricerca il compromesso sociale ed allora assistiamo alla privatizzazione della Sanità, alla svendita della FCU alle Ferrovie dello Stato, alla titolarità del diritto di sciopero che non fa capo ai lavoratori, alla modifica della Costituzione.

Prospetta l’abolizione del Jobs Act, una profonda revisione della "buona scuola" e  il superamento  dello stupro istituzionale del governo Renzi, invitando tutti a mobilitarsi per il Referendum Popolare sulla Costituzione con i comitati per il NO.

 
Elisabetta Piccolotti ha rimarcato che in Italia c'è bisogno di una sinistra e di un nuovo modo di comunicare: "...è necessaria la sinistra nella realtà italiana ed europea con una nuova comunicazione, insieme all'attivismo territoriale...".

Il percorso a Sinistra è iniziato. Ti aspettiamo.

Giocondo Talamonti
Associazione "Enrico Berlinguer"

Condividi