Di Ciuenlai - Un aspetto che non è stato mai esaminato del “cavaliere” è il suo “subdolo utilizzo” a scopi politici da parte della ex sinistra. L’antiberlusconismo è stata infatti la pratica e lo scudo con il quale ex comunisti, residui dell’ex sinistra si sono rifugiati per far passare il progetto (fallito) per la costruzione , insieme ad una cospicua parte dell’ex Dc, di una forza politica moderata e conservatrice, che diventasse il punto di equilibrio sul quale costruire un “regime” di stampo liberista legato al pensiero unico dominante.

Se non ci fosse stato lo spauracchio di Berlusconi , sarebbe stato immensamente difficile far digerire al corpo elettorale del Partito Comunista e dei socialisti massimalisti o laburisti l’abbandono di tutti quei principi che avevano caratterizzato la forza e il carattere alternativo di quella ideologia. Per decenni tutto è stato sopito e superato in nome del nemico che chiamava ancora i suoi avversari comunisti, facendo credere a questa parte dell’elettorato italiano di essere ancora a casa.

E intanto , dietro allo scudo antiberluconiano, si consumava il  più terribile processo revisionista della sinistra italiana e forse europea. E così questa massa di manovra ha scoperto di essere stata gabbata nel momento in cui l’uomo di Arcore è diventato marginale e ormai innocuo, politicamente parlando. E così il castello di carte costruito dagli eredi di Berlinguer e di Moro si è sciolto come neve spalata in un altoforno.

La storiella del “al lupo al lupo” teso ad innescare il famoso voto utile non ha più funzionato, nemmeno quando al posto di Berlusconi si è seduta una neofascista vera come la Meloni. Milioni di sostenitori della sinistra hanno preferito rifugiarsi, in parte tra i  5 stelle e in massima parte nel limbo dell’astensione. E non si muoveranno da lì se non in piccoli gruppi. Perchè davanti a loro c’è il risultato di questa menzogna politica. C’è il Pd, un luogo che ha un unico scopo comune : il potere .

Una ragione solidissima che ha portato dentro le stanze del Nazareno di tutto e di più. Ci sono moderati, cattolici integralisti, conservatori, qualche reazionario,  radicali, residui della sinistra (pochi), democristiani fradici (un botto), e una massa di persone ascrivibili alla categoria più gettonata della politica odierna : gli opportunisti. Sta qui la ragione per la quale il Partito Democratico non ha e non potrà mai avere valori e ideali di riferimento. Perchè se ne abbraccia uno qualsiasi  andrebbe in  pezzi. E c’è chi dice che sarebbe la migliore soluzione se si vuole provare a ricostruire un’alternativa di sistema a questa società.

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