di Renato Casaioli

Per le cure dei senatori gli italiani spendono 650 mila euro all'anno. Evidentemente non sono abbastanza, dal momento che il presidio dell'Ambulatorio di Palazzo Madama ha dato il via alle selezioni di dieci nuovi medici: cinque cardiologi e cinque specialisti in anestesia e rianimazione. Cardiologi e rianimazione, due figure professionali, che evidentemente visto l’andirivieni in quei palazzi delle tante igieniste dentali, ce ne particolarmente bisogno. Il fatto però ha dato nuovo vigore all’indignazione dei cittadini, che assistono da anni alla cancellazione dello loro Stato sociale, mentre quello della Casta politica, ha ampiamente superato i più avanzati standard dei Paesi scandinavi.  E’ il caso degli abitanti della Val Nestore, che forse molto presto a seguito della riforma regionale della sanità, si vedranno chiudere il loro distretto sanitario di Tavernelle.

E’ da tempo che circola con sempre più insistenza tra i cittadini e tra gli addetti sanitari, il tam, tam, che il distretto sanitario verrà smantellato. “Rimarrà un presidio medico di prossimità, in pratica un dottore e un infermiere. Tutta la specialistica verrà spostata a Città della Pieve”, questa la convinzione della locale sezione dello SPI Cgil. “Stanno aspettando il passaggio elettorale …. ”, dicono i più smaliziati. Tutto questo perché saltato l’ospedale unico del Trasimeno, bisognava dare un ruolo ai due ospedali di Castiglione del Lago e a quello della città del Perugino. Venti posti letto in più di medicina  a Castiglione, tutte le specialistiche a Città della Pieve. Così oltre diecimila persone saranno costrette a recarsi lì. In linea perfetta con la strategia dei tagli alla spesa sociale, in tutte le versioni. Sì perché questo è stato l’imperativo di tutti i governi che da oltre vent’anni sgovernano il Bel Paese. Ovviamente per la Casta dei nostri politici, i privilegi hanno seguito tutta un’altra direzione, opposta a quella dei tagli. I vantaggi dei politici di ogni ordine e grado, in quest’ultimo trentennio, sono andati ampliandosi in modo esponenziale. In particolar modo nel campo dei sanitario. Per esempio, i parlamentari possono accedere a tutte le cliniche del pianeta, per farsi aggiustare anche le chiappe o i seni. Le spese ovviamente sono a carico nostro. Loro possono fare tutto quello che a noi cittadini che paghiamo le tasse, viene proibito, o fortemente limitato. Loro non fanno file di mesi per un’analisi, per un esame. Loro non pagano tiket, tutto gratuito e immediato. Un dato spaventoso che mette a nudo tutta la prepotenza, l’ingordigia di questa Casta. Ai cittadini nel 2010, l’assistenza integrativa dei deputati, è costata ben 10milioni e 117 mila euro. La Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli ma anche a 1109 loro familiari (per volontà di Pier Ferdi), quando era presidente della Camera, pure i conviventi more uxorio. Evidentemente questa Casta, nota per essere particolarmente attiva nel trascorrere serate tra aragoste e bella ragazze particolarmente disponibili, ha la salute estremamente cagionevole per tutti gli altri aspetti della loro vita. La risposta: MEDICI E INFERMIERI 24 ORE SU 24. Alla Camera non manca davvero nulla per tutelare la salute dei nostri parlamentari: «Oltre al servizio d’urgenza con tanto di sala per la rianimazione, c’è una convenzione col Policlinico Gemelli: 1,4 milioni di euro l’anno il costo complessivo, cui vanno

aggiunte le spese dei singoli onorevoli che si fanno visitare privatamente. C'è anche chi ha voluto una sala con mini palestra, o chi come la Santanchè, durante l'egemonia del Cavaliere, aveva richiesto «una saletta per cure estetiche». I partiti hanno un’occasione per riscattarsi e recuperare credibilità; per tentare di riportare alle urne quel 50% di cittadini che da tempo le ha disertate: mettere al primo posto dei loro programmi proposte concrete per cancellare una volta per tutte quel vasto ginepraio di privilegi da Casta medioevale. Basta con la logica del “Marchese del Grillo”. La politica, l’impegno istituzionale, deve tornare a essere svolto con la passione civile e culturale; e non perché si possono fare carriere fulminanti e ingrossare a dismisura senza nessun rischio, i propri conti correnti.

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