La decisione della Corte Costituzionale di ammettere due dei tre referendum proposti dal Comitato promotore per l’acqua pubblica è molto importante. Di pari importanza è anche l’ammissione del referendum sul nucleare proposto dall’Italia dei valori.

In primavera, dunque, i cittadini si potranno pronunciare su rilevanti questioni riguardanti il modello di sviluppo del nostro paese e concernenti alcune idee di fondo delle politiche economiche del governo delle destre. Se vinceranno i Sì i cittadini potranno dare un colpo mortale all’attacco all’ambiente sferrato dal liberismo berlusconiano, ponendo la tutela del territorio, la scelta dell’energia pulita e rinnovabile, l’opzione per la valorizzazione e la salvaguardia dei beni comuni come elementi irrinunciabili di un altro modello economico-sociale.

Questa è la sfida che abbiamo davanti da qui alla prossima primavera. L’impegno per i beni comuni, a partire dall’acqua pubblica e dal no al nucleare, sarà poi un terreno cruciale per il confronto unitario tra le forze della sinistra e di opposizione al governo Berlusconi. Dalla campagna referendaria, che dobbiamo necessariamente legare alla mobilitazione in difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori, riparte l’impegno per un’altra economia e per la ricostruzione nel nostro paese di una sinistra che torni a contare, forte, unitaria e plurale.

Stefano Vinti
Segretario regionale Prc Umbria

 

Condividi