di Lamberto Bottini, segretario regionale Pd Umbria

“Un elettore su tre degli aventi diritto al voto ha espresso la propria preferenza alle primarie di Gubbio e Città di Castello: uno straordinario evento di democrazia che esprime nel migliore dei modi il desiderio di partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali che riguardano le loro comunità”. Lamberto Bottini, segretario regionale del Partito democratico, esprime soddisfazione per il risultato delle primarie del centrosinistra nelle due realtà dell’alta Umbria.

“Un’affluenza record per una consultazione che ha coinvolto il centrosinistra nel suo complesso – spiega Bottini – con un dato addirittura superiore alle primarie per la leadership di Prodi”. Ed è proprio rispetto alla larga partecipazione registrata che il segretario regionale Pd invita “ad una riflessione quelle forze che in queste settimane hanno preferito tirarsi fuori dalla competizione”, sottolineando come “un risultato così significativo vincola ora tutti ad un sostegno convinto verso chi ha ottenuto la vittoria”. “Il Pd – aggiunge Bottini – è impegnato affinché tutta la coalizione di centrosinistra si ritrovi sui candidati vincenti in modo leale ed unitario. A differenza del centrodestra – prosegue – il Partito democratico ed il centrosinistra hanno di nuovo dimostrato come le primarie siano uno strumento di coinvolgimento dei cittadini valido ed apprezzato, da affrontare quando necessario senza timori o paure”.

“Le realtà di Castello e di Gubbio sono l’unico caso in Italia dove i dati di affluenza alle primarie sono addirittura più che raddoppiati rispetto al passato – specifica Dante Andrea Rossi, segretario provinciale del Pd – Una spinta popolare importante per le elezioni di maggio e decisiva per rafforzare il progetto di centrosinistra”.

Per Bottini “il Pd ha dato per l’ennesima volta prova di autorevolezza e credibilità, avendo sostenuto nelle concitate fasi di discussione per la scelta dei candidati una posizione mirata al bene comune e all’interesse generale del centrosinistra e delle diverse comunità chiamate al voto”.

 

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