Lo ha detto in seconda Commissione del consiglio invitato, insieme al presidente di Gepafin, Giacomo Porrazzini, a seguito di una precedente audizione con il vicedirettore di Confindustria Umbria, Alessandro Castagnino, che aveva chiesto l'intervento diretto della finanziaria regionale a sostegno delle aziende creditrici della Industria dolciaria Piselli. PERUGIA - ''La Regione, attraverso Gepafin si impegnera' ad allargare gli interventi di garanzia previsti dal Fondo regionale anticrisi anche per i fornitori e quindi creditori di aziende in crisi irreversibile. Tutto cio' richiedera' comunque approfondimenti relativi alle modalita' tecniche di intervento''. Lo ha detto in seconda Commissione del consiglio regionale l'assessore allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi, invitato, insieme al presidente di Gepafin, Giacomo Porrazzini, dal presidente Gianfranco Chiacchieroni a seguito di una precedente audizione con il vicedirettore di Confindustria Umbria, Alessandro Castagnino, che aveva chiesto l'intervento diretto della finanziaria regionale, attraverso il fondo, a sostegno delle aziende creditrici della Industria dolciaria Piselli. Dopo aver ricordato - come riferisce un comunicato della Regione - che sono circa 20 i fornitori umbri della Idp e che vantano crediti complessivi per oltre 5 milioni di euro, Rossi ha rimarcato che gli eventuali interventi di sostegno ''dovranno comunque riguardare situazioni oggettive, senza innescare operazioni ad hoc''. ''Per attivare i finanziamenti bancari a lunga scadenza per i fornitori della Idp - ha fatto sapere il presidente di Gepafin - vanno impegnati 300 mila euro che non costituirebbero un problema perche' nelle disponibilita' attuali del fondo, ma e' necessario adeguare le schede tecniche di intervento''. Il fondo regionale anticrisi istituito dalla Regione Umbria nel 2009, consistente in 5 milioni di euro, e' intervenuto, ad oggi, a sostegno di 930 aziende per 110 milioni di garanzie (il fondo lavora in genere con moltiplicatore 18). Gli interventi hanno riguardato per il 42 per cento 'liquidita'', mentre per il 58 per cento 'consolidamento'. Per quanto riguarda gli eventuali interventi su situazioni di crisi estreme fallimentari, il moltiplicatore risultera' chiaramente diverso da quello ordinario. Porrazzini ha evidenziato che, a differenza degli interventi di credito aggiuntivo alle imprese, che prevede un rimborso dai 18 a 24 mesi, per intervenire su situazioni di diversa natura come quella causata ai fornitori, da aziende, come nel caso della Idp, c'e' bisogno di un periodo molto piu' lungo che va dai 36 ai 60 mesi.

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