PERUGIA - Nel Consiglio Comunale di ieri coloro che hanno votato il Regolamento Comunale per l’istituzione e la disciplina del registro delle dichiarazioni per la libertà di cura hanno deciso di trasformare un cavallo purosangue in un ippopotamo.

Si è offeso l’articolo 32 della Costituzione cui si sono appellati i tanti cittadini che avevano affollato, con passione e raziocinio, la seduta del Consiglio Comunale aperto del 15 Febbraio 2010.
Si è voluto cancellare con un’improvvida retromarcia il positivo lavoro della Commissione speciale che aveva con efficacia elaborato un Regolamento per l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento.

Si è voluto cancellare il lavoro di personalità eminenti nel campo del diritto e della scienza medica, dimostrando alterigia politica e pochezza culturale.

Si è spacciato per riformismo un ripiegamento su un testo “ippopotamo” che è stato imposto dalla burocrazia comunale adagiata sulle circolari dei Ministri che sostengono un disegno di legge punitivo della dignità della persona.

Abbiamo dovuto assistere ad una gestione dei lavori consiliari estemporanea ed improvvida al punto di consentire indecorose ritrattazioni di voto.

Abbiamo votato contro perché intendevamo rispettare, serenamente e consapevolmente, l’impegno preso con i Cittadini di Perugia.

Chiediamo agli altri gruppi del centro-sinistra di tener conto che le loro contraddizioni interne non possono divenire una palla al piede per l’azione amministrativa che noi vogliamo sia in ogni occasione coerentemente riformatrice.
 

Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista                          Gruppo Consiliare Lista P.d.C.I

 Emiliano Pampanelli                                                                Pierluigi Neri
         Carlo Fabbri

 

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