Di Ciuenlai

 

PERUGIA - “Non ci sono ne studi, ne progetti in corso per un ulteriore ampliamento della discarica di Borgogiglione”. La rassicurazione è venuta direttamente dal Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e dall'Assessore Regionale all'ambiente Silvano Rometti, nel corso di una animata e affollatissima assemblea popolare, organizzata dall'osservatorio di Borgogiglione, tenutasi ieri sera, presso la sala Aper di Capocavallo. Un'assemblea che oltre a richiamare decine e decine di persone provenienti dai tre comuni interessati (Perugia, Corciano e Magione) ha visto anche la partecipazione di molti amministratori pubblici come l'Assessore Regionale all'ambiente Rometti,  I sindaci di Perugia e Magione Boccali e Alunni, l'assessore di Corciano Felici, l'assessore di Perugia Lorena Pesaresi, l'assessore e candidato Sindaco di Magione Chiodini.

“La discarica – ha continuato Boccali – finiti i 930 mila cubi previsti nell'ultimo ampliamento, chiuderà i battenti”. Inoltre i due amministratori hanno confermato che i conferimenti diminuiranno perchè la riapertura del sito di Sant'Orsola determinerà la fine del trasporto a Borgogiglione dei rifiuti dell'area dell'ex terza provincia (Foligno, Spoleto e Valnerina), mentre continueranno, almeno per i prossimi mesi, quelli provenienti dall'Alto Tevere Umbro. Infine Boccali, dopo aver affermato che non è prevista la costruzione di altre strade “perchè sarebbero soldi sprecati per una struttura destinata alla chiusura”, ha garantito la massima collaborazione e la massima attenzione sul tema del monitoraggio del sito. Le notizie date dai rappresentanti delle istituzioni sono andate incontro ad una parte delle richieste contenute nella piattaforma rivendicativa alla base dell'iniziativa.

Gli organizzatori nelle relazioni e nei contributi di Renzo Pala Presidente dell'Osservatorio, Carlo Romagnoli medico dell'Isde, Marco Montanucci di Umbria Rifiuti zero e Gabriele Silvestri a nome di 7 associazioni dei consumatori hanno  infatti chiesto “La riduzione drastica dei rifiuti in discarica, finanziamenti e premi ai Comuni virtuosi, il monitoraggio dell'area, una ripartizione più equa dei camion sui percorsi già approvati, no a progetti di nuove strade e, naturalmente, no ad un ulteriore ampliamento”. Il tutto dentro una strategia di rifiuti zero, di tutela dell'ambiente, di attenzione ai costi e di maggiore trasparenza attraverso un continuo processo partecipativo delle popolazioni coinvolte. Tutto risolto? Manco per niente. Ad una parte sostanziale delle richieste i presenti hanno ritenuti “insoddisfacenti” le risposte pervenute. La discussione si è  infatti accesa su due argomenti : la questione delle tariffe, considerate troppo alte e discriminatorie per chi fa la raccolta differenziata e i dati offerti dagli amministratori sulle percentuali della stessa, che, nella realtà, sarebbero molto inferiori alla realtà dichiarata. Infine il dibattito si è  accesso anche sui tempi di chiusura.

I Cittadini, le organizzazioni e le associazioni presenti hanno chiesto la velocizzazione del processo, “dando subito il via a quella serie di azioni che “renderebbero inutile la discarica” e la cessazione dell'attività della stessa “almeno entro il 2017” . Richieste che non concordano con le stime degli amministratori. Per il Sindaco di Magione Alunni la chiusura è prevista nel 2022 e non avverrà prima del 2019. La battaglia e il confronto continuano. 

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