di Armando Allegretti

PERUGIA - Qualcuno sarà contento, qualcun altro meno. Ma secondo quanto annunciato dall’ad di Ikea, Lars Petterson, la multinazionale svedese ha “cancellato” Perugia dal piano degli investimenti e ha puntato su Pisa, Roma, Verona e Cerro Maggiore. Nell’incontro con i giornalisti, ieri, Petterson non ha fatto nessun riferimento allo store di San Martino in Campo, nemmeno dopo il piano di investimenti del prossimo triennio. Petterson ha anche attaccato duro la burocrazia italiana sottolineando come questa abbia tempi doppi rispetto agli altri paesi. Elemento che sicuramente rappresenta un freno agli investimenti della casa svedese.

In effetti proprio Perugia potrebbe esser stata la causa scatenante delle dichiarazione dell’ad, ricordiamo infatti che per la realizzazione dello store di San martino in Campo sono passati anni ed anni per una risposta, poi mettiamoci anche le 17 prescrizioni ed infine un altro anno di silenzio sulla realizzazione o meno del progetto.
Non diamo solo la colpa alla burocrazia però, Ikea soffre la crisi come il resto delle aziende lo ha detto lo stesso Petterson parlando di un calo del fatturato del 2,6%. Potrebbe essere anche questo l’elemento che ha frenato l’apertura dello store Umbro, certo è che anche con un calo di fatturato la casa del mobile low cost investirà comunque in Italia nei prossimi tre anni, ma non in Umbria.

Condividi