“Se non ora quando?”: la voce del popolo rosa scende in piazza
di Antonio Torrelli
PERUGIA – In Piazza della Repubblica c’erano tutti. Dal sindacato ai partiti, passando per le associazioni. Il primo appuntamento con la mobilitazione delle donne ha vuto successo.
Un risultato importante che fa ben sperare anche per la manifestazione nazionale di domani, giorno in cui molte umbre prenderanno la via di Roma per sostenere a gran voce la libertà di tutte le donne.
“E’ bello vedere uomini e donne insieme nella stessa piazza -ha dichiarato Stefania Fiorucci, coordinatrice provinciale delle donne Pd-, uniti nel comune intento di voler andare oltre e superare determinati comportamenti che non sono degni del nostro Paese e restituire alla donna quella dignità ora intaccata da chi ci governa in questo momento”.
Dignità ma non solo. Le donne umbre, accanto a tutte le donne italiane, chiedono il rispetto dei propri diritti e, in particolar modo, quello della libertà di agire nel cuore della società, respingendo con forza tutta la “dittatura mediatica -come recitava uno dei tanti cartelli mostrati al pubblico da decine di manifestanti- che impone un modello unico di donna”. Cioè quello della “donna usa e getta” scaturita dallo scandalo Ruby e dal vortice di accuse piovute sulla testa del Presidente del Consiglio per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile.
“Diciamo no ai moralismi più o meno bacchettoni e agli antimoralismi estremi -afferma Patrizia Proietti, della segreteria regionale Prc- perché al centro di questa iniziativa c’è la libertà della donna e il suo diritto di avere pari dignità accanto agli uomini partendo da un elemento centrale per la sua evoluzione all’interno della società: il lavoro”.
Della stessa opinione l’ex ministro Katia Belillo, che, accanto a Proietti, ha aggiunto che “dopo il ripristino della centralità della donna nello scenario politico e sociale del Paese, l’altra grande priorità è quella di mandare a casa Berlusconi e il suo governo”.
A sostenere l’iniziativa anche molti esponenti del mondo politico, delle istituzioni locali e del sindacato. Tra i partecipanti c’erano l’assessore comunale Andrea Cernicchi, il segretario regionale del Pd Lamberto Bottini, l’assessore regionale Stefano Vinti, il portavoce di Socialismo 2000 Franco Calistri e il segretario generale di Cgil Umbria Mario Bravi.

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