Grifo, tra pagelle, voti da primato e voglia di ritornare ad essere "grandi"

di Marco Casavecchia - Tutti a far le pagelle di fine anno, dai siti web specializzati ai quotidiani sportivi e no, dalle "penne famose" ai dilettanti o agli aspiranti giornalisti. Probabilmente è giusto così. Noi che le pagelle le facciamo, per professione, da più di trenta anni ormai, ce le risparmiamo (e risparmiamo anche a voi analogo supplizio), visto che riteniamo la valutazione un'operazione molto complessa e delicata ma soprattutto perché non siamo capaci di farlo basandosi su pochi elementi e per giunta quasi del tutto soggettivi. Avendo poi praticato il calcio solo per diletto e considerandoci solo tifosi, ci rimane difficile a volte comprendere il perché ed il per come di certe prestazioni, degli insuccessi e dei successi personali di alcuni giocatori nella medesima stagione. Figurarsi poi darne una valutazione. Ci limitiamo a dare un bel 9 di stima a tutti, dal presidente al magazziniere, dai giocatori ai tecnici, dagli amministrativi agli addetti al campo, per quanto fatto fino adesso, per aver messo in piedi una squadra che ha chiuso il campionato da prima della classe, anche se in compagnia, ma partendo con un handicap notevole rispetto alle altre società. Nove a tutti, per l'attaccamento ai colori sociali e per la dedizione alla causa (eccetto la parentesi col Monteriggioni), per le vittorie consecutive e per le corse sotto la curva, nove al Presidente, tifoso più che mai, che tra compromessi e rospi, se non diventa santo subito poco ci manca, e nove al tecnico, che non piace a tutti, che secondo alcuni non osa come dovrebbe, ma che, a conti fatti, ne azzeccate più di quante ne abbia sbagliate e che ha il merito di aver battuto in dieci lo spauracchio Todi. E non è poco, credeteci. Il dieci lo riserviamo ai tifosi, quei meravigliosi strani soggetti che popolano gli spalti del Curi e non solo, capaci di assistere all'ultima partita dell'anno, al freddo e sotto la pioggia, pur di non lasciare mai solo il Grifo, in nessun luogo, seguendolo in ogni dove. Del resto, è o no una … malattia che non va più via? Il dieci lo daremo, a fine anno, anche a Damaschi e soci, una volta raggiunte "le agognate sponde". Ora sotto con la ripresa, smaltiti cappelletti e panettone, in attesa del Sansepolcro … avversario ideale per riprendere il cammino verso la … resurrezione in C. Un saluto. MC www.forzaperugia.net

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