Era ricercato dopo essere stato condannato nel suo Paese a 20 anni di reclusione per l'omicidio di un connazionale, un albanese di 33 anni arrestato a Foligno dalla polizia. Nel garage della sua abitazione e' stato sequestrato un chilo di cocaina. L'indagine e' partita dopo che alcuni cittadini avevano segnalato al commissariato una coppia di stranieri e un bambino che abitavano in un appartamento di una delle zone piu' tranquille della citta'. Dagli accertamenti non e' pero' emerso alcunche' sulla presenza dei tre nell'abitazione. I controlli sono stati quindi approfonditi finche' l'albanese e' stato rintracciato a bordo in un'auto nei pressi di una scuola folignate insieme alla sua connazionale e al figlio di quest'ultima. Condotto in commissariato, lo straniero - secondo quanto si e' appreso - e' stato trovato in possesso di documenti falsificati e indicanti un nome di copertura. Dall'esame delle sue impronte digitali e' pero' emerso a carico dell'albanese un mandato di cattura internazionale provvisorio a fini estradizionali dopo la condanna subita in Albania per avere ucciso, nel '99, a colpi di arma da fuoco un connazionale. Nel provvedimento si ipotizza anche il reato di fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Nel corso degli accertamenti a Foligno sono pero' emersi anche precedenti legati alla droga. Gli agenti hanno quindi perquisito la sua abitazione, in collaborazione con un cane antidroga della guardia di finanza. In una scarpiera del garage - ha riferito ancora la polizia - e' stata cosi' trovata la cocaina, divisa in piccoli cilindri e risultata a un primo esame di buona qualita'. L'albanese e' stato quindi arrestato. E' stato lui a riferire alla polizia che la compagna (alla quale aveva detto di lavorare nella vendita di auto all'estero) era all'oscuro della droga ma anche della sua reale identita'.

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