di Antonio Torrelli -

Perugia - La Giunta prende atto dello stato di degrado e abbandono dell’edificio denominato “Hospitale”. Su questo, situato nel centro storico di Fontignano, Palazzo dei Priori aveva già emanato due ordinanze per il crollo di una parte del tetto e per la mancanza degli infissi in alcuni locali, che nel frattempo si sono trasformati in un tranquillo rifugio per i piccioni.

La ditta che avrebbe dovuto condurre i lavori (la Selva Piccola Srl) non ha concretamente messo a punto il progetto di edilizia convenzionale. E ora che la decorrenza dei termini è scaduta, pare ci siano nuovi soggetti privati interessati alla riqualificazione dell’Hospitale.

Per questo il Comune di Perugia sta cercando di riassegnare il fondo stanziato dal POA (Piano Operativo Annuale), in modo tale che i 591 mila euro non vadano perduti e con questi il futuro dello stabile.

“La revoca dello stanziamento -spiega l’assessore all’urbanistica Valeria Cardinali- non è solo una presa d’atto a norma di legge, ma rappresenta soprattutto la volontà di restituire ai cittadini una struttura importante per il decoro urbano di Fontignano. L’Hospitale -prosegue l’assessore- si trova proprio alle porte del paesino e sarebbe un’autentica vergogna se andasse perduto dopo gli sforzi elargiti dalla Regione in favore del recupero”.

Sul fronte delle nuove proposte, c’è quella avanzata dalla società Do.re.ma, la quale, sempre se riceverà l’ok da parte della Regione (che esprime parere vincolante su tutta la questione), riceverà il trasferimento dei 591mila euro. Con questi, che rientrano in un piano di investimento globale di quasi 2 milioni e 300 mila euro, dovrà portare a compimento un progetto residenziale destinato con tutta probabilità a soggetti anziani.

Ora, dopo la delibera con voti unanimi da parte dell’amministrazione comunale, la parola passa a Palazzo Donini, da cui dipenderà il futuro dell’Hospitale di Fontignano.

 

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