A pochi giorni dalla prima scadenza dei contratti, prevista dall’accordo sottoscritto a fine ottobre, la Flai Cgil, la Fai Cisl e la R.S.U. della nuova Unibread intendono esprimere la propria posizione in merito alle verifiche effettuate nel corso di questi ultimi giorni.
La proprietà, come spesso accaduto, non si è presentata agli incontri - denotando un’abitudine tipica del nord Italia, quella cioè di considerare il sindacato un ostacolo alla propria “dittatura” - e ha delegato ad altri il compito di “presentarci” una lista di coloro che, alla data del 18 dicembre, verranno prorogati.
Quello che il sindacato pretendeva, e pretende ancora invece, è un discorso chiaro in merito alle strategie di quest’azienda, sulla base del quale poi analizzare i fabbisogni occupazionali.
La proprietà non ha ancora presentato un progetto industriale, è incapace di confrontarsi attraverso relazioni industriali di livello, e appare assolutamente inadeguata per uno stabilimento che potenzialmente occupa circa un centinaio di lavoratori.
La dimostrazione è evidente quando andiamo a parlare di proroghe: nelle scelte non si riscontra alcun senso logico nell'utilizzo di criteri di professionalità e anzianità, mentre sembra trasparire la direzione di qualche “lunga ombra” che ancora si aggira in fabbrica.
Avevamo bisogno di qualcuno che, con estrema arroganza, venisse a spiegarci come nascono i bambini? Qualcuno che, con estrema presunzione, puntasse il dito contro la fabbrica dicendo “se siete in questa situazione è per colpa vostra”?
Noi vogliamo uscire da questa situazione e costruirci un futuro.
Sapevamo e sappiamo che dovremo affrontare una strada tutta in salita, piena di ostacoli e difficoltà, disseminata da contraddizioni enormi che metteranno in discussione il rapporto tra lavoratori e sindacato e tra lavoratori e lavoratori.
Noi andremo fino in fondo. Porteremo avanti la nostra battaglia sino alla fine.
Non permetteremo che una fabbrica come Piselli, un simbolo della città, venga spazzata via per le velleità di chi non ha nulla a che fare con questa realtà.
A partire da oggi i lavoratori dello stabilimento ex Piselli non saranno più disponibili ad effettuare lavoro straordinario sino a quando non sarà illustrato un piano strategico che indichi, in maniera precisa, il percorso che questa proprietà intende perseguire per la fabbrica.
Martedì effettueremo assemblee retribuite per discutere i contenuti del comunicato con i lavoratori.


Flai Cgil Umbria - Fai Cisl Umbria - RSU ex Piselli

 

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