Perugia Calcio/Un gioco al limite del timoroso non è un buon viatico per vincere

M.C.
Spulciando qua e là tra gli articoli dei quotidiani di oggi, leggiamo di un calcolo aritmetico che giustificherebbe la vittoria del C. Rigone, tra le altre cose, perché il numero delle azioni da gol sarebbe di gran lunga superiore rispetto a quelle create dal Grifo. Forse noi abbiamo visto un'altra partita rispetto a chi sostiene questa tesi, legittima, ma un po' riduttiva, secondo il nostro modesto parere, cieco e fazioso, di tifosi incalliti.
Le occasioni da gol dei lacustri di mezza montagna, sono state cinque: 25’ e 38’ Tranchitella, 51’ Bisello Ragno, 58’ Giuliacci, 83’ Zuppardo, mentre quelle del Perugia solo due. A noi non risulta, perché oltre alle due di Bartolini 32' e 85', c'è stata quella di Pupeschi salvata oltre il 90', da Guastalvino, nonché l'azione di Frediani, che in precedenza è stato abbattuto al limite dell'area da un avversario (non ammonito), e che ha causato il calcio di punizione deviato dalla barriera in angolo.
Ma non è questo il punto, ci può stare che il Grifo contro una pari grado finisca per subire una o due azioni da gol in più. Ben altri sono i motivi che devono far riflettere dopo uno stop che poteva anche starci. Primo fra tutti, il mancato arrivo del transfert di Placentino (c'è qualcuno che si è messo di traverso?). Probabilmente con lui in campo, qualche grana in più la difesa del Castel Rigone l'avrebbe dovuta affrontare; in secondo luogo, poi, la mancanza di un vero sostituto di Mocarelli; quando finisce la benzina "settepolmoni" non c'è in rosa un alter ego altrettanto valido quale diga di centrocampo.
Il gioco troppo prudente di Battistini, al limite del timoroso, non è un buon viatico per vincere un campionato, se poi si perde in casa di un'avversaria diretta, e se è pur vero che un Rampi di scorta non c'è, ci si chiede a che cosa sia servito prendere Serrotti, per lasciarlo in panca così a lungo. È giunto il tempo delle scelte coraggiose o di qualche taglio. Ci si deve domandare se non sia il caso di operare una scelta simile a quelle di altre squadre che hanno un sottoquota in porta (magari in B o in C, un bel portierino di venti anni si trova), per liberare il posto ad un senior in mezzo al campo.
Una volta disponibili Bartolini, Corallo e Placentino, fermi restando Goretti ed un altro senior come centrali, Borgese e Mocarelli in mezzo, chi esce per far posto all'ex-gualdese? Pupeschi, Zanchi, e compagnia, valgono i sottoquota del Castel Rigone e del Todi? Giocare in modo più aggressivo limiterebbe gli attacchi avversari? Invece che pensare a non prenderle, sarebbe meglio pensare a darle per primi? In assenza di tre giocatori importanti, come Cacioli, Corallo e Rampi, la rosa si è dimostrata all'altezza del caso? Sono veramente venticinque i giocatori su cui Battistini può contare o non si va al di là di una decina come spessore e qualità?
Ribadiamo il concetto già espresso ieri in merito alla sconfitta, cioè che nella fattispecie secondo noi le attenuanti sono prevalenti rispetto alle aggravanti, ma dopo le prossime tre, quattro gare, un summit in camera caritatis, se non è già stato fatto, sarà il caso di programmarlo. Perché questo deve essere solo un anno di passaggio per il Grifo in serie D, nulla più. Quindi è necessario valutare il materiale di cui si dispone, fare delle scelte anche coraggiose ed investimenti per il futuro del Grifo, che può solo essere il ritorno in una serie professionistica.
Un saluto.

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